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UNESCO, il polemico addio degli Usa

13 ottobre 2017

La decisione americana di ritirarsi, rende noto il dipartimento di Stato, entrerà in vigore il 31 dicembre 2018

Gli Stati Uniti hanno deciso di lasciare l’UNESCO. A riferirlo per prime fonti americane all’Associated Press, secondo le quali a decisione è stata presa in seguito alle recenti risoluzioni contro Israele e gli insediamenti e che Washington considera anti-israeliane.

La decisione Usa di ritirarsi dall’UNESCO, rende noto il dipartimento di Stato Americano, entrerà in vigore il 31 dicembre 2018. Gli Usa intendono diventare poi un osservatore permanente della missione per «contribuire alle visioni, prospettive e competenze americane su alcune delle importanti questioni affrontate dall’organizzazione inclusa la tutela del patrimonio dell’umanità, la difesa della libertà di stampa e la promozione della collaborazione scientifica e dell’educazione».

E’ dal 2011, quando la Palestina divenne membro dell’ organizzazione dell’Onu, che gli Stati Uniti hanno smesso di finanziare l’UNESCO pur mantenendo un ufficio nel quartier generale di Parigi.

La decisione degli Usa di ritirarsi dall’UNESCO è una triste notizia, ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. Appoggio totale agli Usa invece arriva dall’ambasciatore israeliano nell’organismo, Carmel Shama-Hacohen, che anzi manda segnali anche a Israele: «La mia personale raccomandazione al premier Benyamin Netanyahu è quella di restare incollati agli Usa e lasciare immediatamente l’UNESCO. Negli anni recenti l’UNESCO si è trasformato in una bizzarra organizzazione che ha perso le sue orme professionali a favore di interessi politici di certi Paesi».