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Argentina, trovato il cadavere del desaparecido Maldonado

21 Ottobre 2017

Il giovane attivista era sparito lo scorso primo agosto, durante la repressione di una protesta degli indigeni mapuche in Patagonia. A confermare l’identità del corpo trovato nel Rio Chubut è stato il fratello.

Sergio Maldonado, fratello maggiore di Santiago – il giovane artigiano sparito lo scorso primo agosto durante la repressione di una protesta degli indigeni mapuche in Patagonia – ha detto che il corpo ritrovato nel fiume Chubut è quello del fratello. «Abbiamo riconosciuto i suoi tatuaggi, siamo convinti che si tratti di Santiago», ha detto, parlando con la stampa davanti all’obitorio giudiziario di Buenos Aires, dove un gruppo di una ventina di esperti ha esaminato il cadavere scoperto martedì scorso a circa 300 metri dal posto dove suo fratello era stato visto per ultima volta.

Il caso Maldonado ha avuto in questi giorni anche risvolti politici, mettendo in difficoltà la Casa Rosada, visto che la responsabilità di trovare il giovane artigiano era appunto dell’esecutivo. Il governo ha reagito tardi e male, senza capire che si trattava di una vicenda dirompente in un Paese che non vuole mai più sentir parlare di persone che spariscono nel nulla. Il ‘dossier Maldonado’ ha sconvolto l’opinione pubblica argentina. In questo modo, in vista del voto di medio termine del 22 ottobre, invece di parlare di politica, di economia o dei programmi del ‘macrismo’ o del peronismo’, a Buenos Aires i riflettori sono rimasti puntati sull’autopsia del corpo. Ora bisognerà capire se Santiago è morto per un incidente, forse mentre fuggiva dai gendarmi, o se sia invece stato ucciso. Non si esclude inoltre che il corpo sia stato portato nel punto dove è stato rinvenuto martedì.