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Sud Sudan: aria di colpo di stato

15 Giugno 2017


La soluzione per porre fine alla guerra civile in Sud Sudan iniziata nel dicembre 2013 potrebbe venire proprio dall’interno del partito al potere: Sudanese People’s Liberation Mouvement – SPLM.  A seguito della destituzione del Generale Paul Malong Awan dalla carica di Capo dello Stato Maggiore dell’esercito avvenuta lo scorso maggio, l’ex presidente Salva Kiir, illegalmente al potere dal ottobre 2015, ora rischia di venir rimosso dalla Presidenza con la forza. Rumori a Juba, confermati da rappresentanze diplomatiche africane, asseriscono che il Generale Awan abbia mal digerito la rimozione dal prestigioso incarico. Awan è accusato da Kiir di aver condotto delle campagne militari non adatte per spezzare la resistenza delle varie formazioni ribelli, tra cui il SPLM In Opposition guidata dall’ex vice presidente Rieck Machar.

L’eventualità di un colpo di stato interno al regime sembra concreta. Salva Kiir è stato costretto a non partecipare alla riunione straordinaria tenutasi lunedì 12 giugno presso la sede della Autorità Intergovernativa per lo Sviluppo – IGAD ad Addis Abeba. Lo scopo della riunione era quello di far incontrare le parti belligeranti, condurle alla ragione e far rispettare gli accordi di Pace firmati nell’agosto 2015, ma mai applicati. Kiir ha inviato alla riunione un suo rappresentante. Secondo fughe di notizie dal palazzo presidenziale giunte ai media regionali, Kiir teme in sua assenza un colpo di Stato organizzato dai reparti dell’esercito rimasti fedeli al Generale Awan rimosso dalla più alta carica dell’esercito.