General

Migranti e accuse alle Ong: la distrazione che conviene all’Ue

15 Giugno 2017

‘Blaming the Rescuers’: incolpare le Ong, svia l’attenzione dai fallimenti degli Stati coinvolti nel problema migratorio. Questa la denuncia dei ricercatori della Goldsmiths University of London

Blaming the Rescuers’, questo lo studio dei ricercatori del dipartimento Forensic Oceanography della Goldsmiths University of London che denuncia una vera e propria «campagna di delegittimazione e criminalizzazione scatenata contro le Ong». Il report di Charles Heller e Lorenzo Pezzani si compone di un’analisi dettagliata delle attività di diversi organi: dall’Unione Europea, alla Guardia Costiera libica, dai trafficanti, ai fuggitivi stessi, fino alle Ong. Le navi umanitarie che soccorrono i rifugiati nel Mar Mediterraneo «non sono il vero ‘fattore di richiamo’», non sarebbero loro, cioè, a favorire gli attraversamenti in mare e, quindi, a fiancheggiare economicamente i trafficanti. Questo si evidenzia nella ricerca. Viene rifiutata quella che loro stessi chiamano «narrativa tossica» cioè quella che cerca di incolpare le Organizzazioni Non Governative per la crisi migratoria sempre più buia.

Il report, nello specifico, analizza le dinamiche della migrazione nel Mediterraneo tra il 2015 ed il 2016 per verificare ciò che c’è dietro le accuse mosse alle Ong. Nonostante il loro ruolo cruciale, le operazioni Save And Rescue (SAR) negli ultimi mesi sarebbero diventate l’oggetto di una campagna di delegittimazione e di criminalizzazione che ha coinvolto non solo voci di Frontex, politici, i media ma che hanno anche innescato una serie di indagini processuali nei tribunali italiani. L’accusa mossa sarebbe quella di incoraggiare i trafficanti ad usare strategie pericolose di attraversamento del mare dalla Libia all’Italia. Uno degli autori della ricerca, Lorenzo Pezzani, ha dichiarato: «le prove semplicemente non supportano l’idea che i soccorritori delle organizzazioni siano responsabili per la crescita del traffico di migranti. Le argomentazioni contro le ONG ignorano deliberatamente il peggioramento dell’economia e la crisi politica che sta attraversando diversi Paesi in Africa e che ha fatto salire il numero degli attraversamenti nel 2016. La violenza sui migranti in Libia è così estrema che loro stessi affrontano il mare con o senza la possibilità di venire salvati».