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Se Cade Maduro, Cuba Sprofonda

1 Giugno 2017

A colloquio con Loris Zanatta, docente dell’Università di Bologna, che ci spiega qual è il ruolo cubano in merito alla crisi venezuelana

Il Governo venezuelano sta attraversando un crisi economica e sociale senza precedenti. Il Paese si trova ancora in stato d’emergenza, introdotto dal Presidente Nicolas Maduro. Gli episodi di violenza preoccupano l’opinione pubblica internazionale alla luce delle violazioni dei diritti umani, basta pensare che solo la settimana scorsa, dopo che manifestazioni e scontri popolari si sono riaccesi, Maduro ha deciso di inviare circa duemila soldati a sedare le proteste nello stato di Tachira, nell’Ovest del Paese. Il numero delle vittime dall’inizio degli scontri tra civili e militari è salito ulteriormente, portando il Paese ancor più vicino a un collasso strutturale.

Ma la sopravvivenza di Maduro al potere rientra negli interessi di un Paese latinoamericano in particolare: Cuba. Secondo quanto scrive Clara Riveros, autrice per il giornale ‘SudAmericaHoy‘, il Venezuela ha mantenuto l’improduttività economica cubana. L’apparato produttivo autonomo di L’Avana comprende una scarsa produzione di soli quattro prodotti, quali zucchero, tabacco, nichel e farmaci. La sua economia è fortemente dipendente dai sussidi e dal petrolio fornito dal Venezuela, basta pensare che il 21% del PIL cubano dipende da Caracas. Il Venezuela oggi fornisce a L’Avana circa 7 milioni di dollari in sussidi, e soddisfa circa il 61% del consumo di petrolio cubano, fornendo circa 19,3 milioni di dollari in barili di petrolio.
Secondo quanto riporta Clara Riveros, il petrolio che Cuba riceve, e ha ricevuto, da Caracas lo ha ottenuto a un prezzo più che agevolato, in cambio però di numerose missioni mediche, che hanno ridotto i medici cubani in condizioni economiche pietose.