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Francia 2017, Le Pen vs Macron: un voto europeo

5 Maggio 2017


Domenica 7 maggio si terrà il secondo turno delle Elezioni Presidenziali in Francia. Si tratta di un voto storico per diverse ragioni: in primo luogo perché il ballottaggio non vedrà coinvolto nessuno dei partiti tradizionali; in secondo luogo perché queste elezioni avranno delle ripercussioni molto pesanti sul destino di tutta l’Unione Europea; in fine, perché i profili dei candidati sono, con differenti declinazioni, espressione di una tendenza che non riguarda solo la Francia o l’Europa, bensì quasi tutti i Paesi più sviluppati.

Dal 1945 ad oggi, salvo rarissimi casi, la vita politica della Repubblica Francese è stata gestita dalla destra moderata gaullista e dal Parti Socialiste. Anche nei rari casi in cui al ballottaggio arrivarono partiti estranei a questa dicotomia (i liberali o i nazionalisti del Front National), questi si trovarono a competere con uno dei due protagonisti storici della vita politica francese.

Questa volta, invece, i protagonisti storici hanno riportato delle sconfitte senza precedenti: ‘Les Républicains’, i gaullisti di François Fillon, hanno raggiunto il 19,9% e si sono attestati al terzo posto; i socialisti di Benôit Hamon si sono fermati ad un imbarazzante 6,3% (il minimo storico), al quinto posto, superati addirittura dalla sinistra radicale ed ecologista di Jean-Luc Mélanchon (‘La France Insoumise’: 19,6%).