Venezuela, i danni del chavismo visti da vicino
6 Maggio 2017
Il 52% dei cittadini vive in povertà. Colpa di una industria strozzata dal governo. E di una crisi mal curata. Maduro è nel mirino. Ma il suo movimento è un «male necessario». Da Caracas, il giornalista Bafile a L43.
Nelle ultime sei settimane hanno perso la vita almeno 36 persone (guarda la fotogallery). Il Venezuela sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia. A fine marzo la Corte suprema aveva tentato di esautorare il parlamento, considerandolo illegale e di fatto favorendo il presidente Nicolás Maduro, per poi fare marcia indietro. Da allora le manifestazioni di piazza si sono susseguite, così come i tentativi di repressione. In mezzo il rilancio di Maduro che ha proposto un’Assemblea costituente del popolo, con il compito di riformare lo Stato attraverso la democrazia diretta.
UNA MANIFESTAZIONE DI SOLE DONNE. Nonostante questo le proteste non conoscono sosta. Sabato 6 maggio è in programma una manifestazione di sole donne capitanata da Lilian Tintori, moglie del leader dell’opposizione Leopoldo Lopez: «Sarà una protesta senza uomini e senza armi», ha detto. «Solo il 3 maggio abbiamo contato 400 feriti, mentre un ragazzino di 17 anni è stato ucciso. E sono più di 160 i prigionieri politici. Ora basta», ha urlato durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa.