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Nigeria, scomparso cantante anti-corruzione: “Lo hanno rapito”

di , 04 luglio 2016

L’ultimo album di Ado Daukaka denuncia
l’esplosione delle tangenti nella classe politica del Paese. E i
musicisti hanno una forte influenza.

Svanito nel nulla. Da una decina di giorni le ricerche del popolare cantante nigeriano Ado Daukaka sono senza esito. Solo poche ore prima della sua sparizione, era stato lanciato il suo nuovo album, che denuncia pubblicamente la corruzione della classe politica nigeriana. Daukaka, originario dell’Adamawa State, nel nordest della Nigeria,
è scomparso dopo essere uscito di casa, la mattina presto, per recarsi
alla moschea. 

Stando a quanto dichiarato dalla famiglia, pochi minuti
dopo che Daukaka era uscito, alcuni sconosciuti si erano presentati alla porta, chiedendo di lui.

Hadiza Dauda, una delle mogli del cantante, ha dichiarato in lacrime alla Bbc:
“Lo abbiamo cercato ovunque. Il suo telefono è spento. Stiamo facendo
tutto il possibile, ma non c’è traccia di lui. Facciamo appello a
chiunque di aiutarci a trovarlo. Temiamo per la sua vita”. 

Da allora,
nulla più si è saputo. Il cellulare dell’uomo è spento e non si sono
trovate finora altre sue tracce. Le forze dell’ordine hanno
intensificato le ricerche, domandando l’aiuto della popolazione tutta. Othman Abubakar, il portavoce della polizia dello stato dell’Adamawa, ha dichiarato che gli agenti stanno facendo del loro meglio.

Amici e fans stanno diffondendo sul web la sua foto, con la richiesta di aiuto, linkando la sua ultima hit, intitolata Gyara kayanka, che in lingua hausa significa Facciamo la cosa giusta,
canzone della quale si afferma che i politici del partito al governo,
l’All Progressives Congress, stanno tradendo il loro elettorato, facendo
promesse che mai vengono mantenute. 

Secondo molti, si tratterebbe di un sequestro: “Non sorprende che possa esser stato rapito a causa di questa canzone – ha dichiarato un suo parente, Atiku Mustapha, al quotidiano nigeriano Premium Times –. Vogliono solo intimidire le voci critiche“. “Condanniamo questo rapimento – afferma Hussaini Bello, leader dell’Adamawa Concern Citizens,
un gruppo di pressione della società civile – Stiamo investigando su
quanto accaduto e chiunque sia coinvolto verrà smascherato. Nella nostra
società i cantanti usano il loro talento per influenzare l’opinione
pubblica e a volte le canzoni non vanno giù al politico di turno”. Abdullahi Mustapha, un altro attivista per i diritti umani, ha dichiarato: “È inutile. I politici non tollerano critiche. Vogliono solo lodi”.

Nel nord della Nigeria, così come in altre regioni dell’Africa, i cantanti hanno una forte influenza e le loro canzoni possono anche innescare cambiamenti politici. Paradossalmente, in questi giorni la hit di Daukaka viene diffusa ancora più ampiamente, tramite il web e gli smartphone. Chi voleva metterlo a tacere, sta ottenendo l’effetto opposto.
 

FONTE: Il fatto quotidiano