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Cosa sappiamo della recinzione sul Brennero

di ilpost,
13 Aprile 2016.



Intanto che è una recinzione e non
“un muro”, lunga circa 250 metri: la cosa che preoccupa è
l’intensificazione dei controlli

Lunedì
11 aprile il governo dell’Austria ha annunciato un
piano per intensificare i controlli sul passaggio dei
migranti al confine con l’Italia: tra le altre cose, i giornali
italiani hanno dedicato molta attenzione al fatto che sia prevista la
costruzione di una recinzione – non “un muro” – al passo
del Brennero, in provincia di Bolzano, uno dei principali
collegamenti tra l’Italia e l’Europa centrale. 

Martedì sono
effettivamente cominciati dei lavori per risistemare il confine.


I
giornali austriaci confermano che
è prevista la costruzione di una recinzione, che il ministro
austriaco della Difesa Hans Peter Doskozil ha
definito
 simile a quella di Spielfeld, al confine tra
Austria e Slovenia. 

Helmut Tomac, capo della polizia tirolese,
ha
detto
all’agenzia di stampa austriaca
Apa
che la recinzione avrà una lunghezza di circa 250 metri e, ha
spiegato
 il presidente austriaco Heinz Fischer, non prevede
«un muro oppure filo spinato». Per ora, ha spiegato la polizia, è
stato smantellato
uno spartitraffico: i giornali italiani
scrivono che verrà cambiata anche la segnaletica stradale e verranno
smontati i guard rail. I giornali italiani scrivono che la recinzione
attraverserà l’autostrada A22, la statale SS12 e la ferrovia. 

È
cominciata anche la costruzione di un centro per i controlli: più
che la recinzione in sé, il cui funzionamento non è ancora del
tutto chiaro, è la reintroduzione da parte dell’Austria di
controlli al confine ad avere generato preoccupazioni e discussioni
nel resto dell’Europa.




I
controlli cominceranno tra la fine di maggio e l’inizio di giugno.
Non è ancora del tutto chiaro come si svolgeranno concretamente,
ma secondo
il giornale austriaco 
Die
Press
 saranno
in parte visivi e in parte consisteranno in accertamenti preliminari
sull’identità di chi attraversa il confine. I veicoli saranno
divisi in corsie, due per le auto e due per i camion. Le auto che
saranno controllate saranno fatte sostare in un parcheggio
appositamente costruito. 

Fischer ha spiegato che i maggiori
controlli servono a ridurre il numero di migranti che arrivano
in Austria dall’Italia: la preoccupazione è che con le restrizioni
decise per limitare il flusso di migranti attraverso la
rotta balcanica,
sempre più migranti decidano di raggiungere l’Europa via mare,
passando per l’Italia e spostandosi nel resto dell’Europa
attraverso i passi delle Alpi. 

Il governo austriaco aveva
annunciato
l’intenzione di aumentare i controlli ai confini già
un paio di mesi fa, dicendo di non voler accogliere più di 3.200
migranti al giorno – sia che volessero andare in Germania
sia che volessero chiedere asilo in Austria – e che
avrebbe stabilito il limite di 80 richieste d’asilo al giorno. 

Già
allora la decisione era stata criticata da diversi leader europei.





Anche
il piano dell’Austria è stato criticato molto: secondo le
organizzazioni che si occupano di migranti, in questo modo le
decisioni sulle concessioni di asilo saranno prese nel giro di pochi
minuti da chi fa i controlli al confine. 

Negare una richiesta
legittima di asilo va contro le leggi europee e quelle
austriache, e potrebbe spingere i migranti ad affidarsi ai
trafficanti illegali. 

Domenico Manzione, sottosegretario
all’Interno del governo italiano, ha detto che il ripristino dei
controlli al Brennero avrebbe «implicazioni economiche
tutt’altro che trascurabili. Sarebbe una perdita secca consistente,
per questo abbiamo insistito che l’area restasse aperta, ma
l’Austria ha elezioni politiche importanti alle porte [
il
24 aprile in Austria si elegge il nuovo presidente della Repubblica,
ndr
]». 

A partire dall’anno scorso, l’Austria è diventato uno degli
stati per i quali passano più migranti, e questo ha provocato un
aumento dei consensi dei partiti di estrema destra. 

Sandro Gozi,
sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega
agli Affari europei, ha detto che controlli di questo tipo violano le
leggi europee; anche la portavoce della Commissione europea Natasha
Bertaud si
è detta
 «molto preoccupata» dalla costruzione del centro
per i controlli, aggiungendo che le autorità europee ne sono venute
a conoscenza dai giornali.

 

 

La Stampa
riporta un commento di Roberto Defant, che fa parte dell’associazione
Volontarius che si occupa dell’accoglienza dei migranti in Alto
Adige, che ha detto che per il Brennero passano dai 20 ai 25 migranti
al giorno, e che per ora non sono stati registrati aumenti. Il
Brennero è attraversato quotidianamente da circa 5.500 camion. 

La
decisione dell’Austria è stata invece apprezzata dal segretario
della Lega Nord Matteo Salvini, che ha detto: «Altro che il
buonista Mattarella. Fa bene l’Austria che evidentemente ha
politici che difendono gli interessi dei loro cittadini». Il
ministro dell’Interno austriaco Johanna Mikl-Leitner e quello
italiano Angelino Alfano si erano incontrati sabato scorso, e avevano
scritto una nota sulla necessità di «intensificare la
collaborazione bilaterale ed operativa nel monitoraggio e controllo
della comune frontiera con l’obiettivo strategico di garantire la
fluidità di passaggio al Brennero e di salvaguardare la libera
circolazione prevista da Schengen»