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Petizione per Giulio Regeni


Ciao Milena,
mentre
l’autopsia sembrerebbe confermare la pista dell’omicidio politico, gli
amici di Giulio Regeni – il dottorando 28enne ucciso al Cairo alcuni giorni
fa – chiedono che sia impiegato “ogni mezzo possibile per far luce
sulle circostanze dell’uccisione”.
“Giulio
ha pagato per aver messo a disposizione la sua esperienza, raccontando e
traducendo da un contesto a un altro. Questo non deve succedere”.

Verità
sull’uccisione di Giulio Regeni #JusticeForGiulio #whereisgiulio


Giovanni Parmeggiani
Italy
Ora tutti conoscono Giulio: aveva 28 anni ed era un
dottorando dell’Università di Cambridge.

Dal Cairo, dove si trovava da settembre per condurre la sua ricerca
sull’economia egiziana nell’era post Mubarak, raccontava quello che
accadeva in Egitto.
Il 25 gennaio 2016, giorno
dell’anniversario dell’inizio delle manifestazioni che hanno portato alla
deposizione del presidente Mubarak, Giulio è scomparso. Il suo
corpo è stato rinvenuto giorni dopo, nei sobborghi del Cairo, con
evidenti segni di tortura.
Giulio rappresenta tutti quei giovani che hanno scelto di
indagare il contesto in cui viviamo, con passione, curiosità e spirito
critico
, per comprendere e conoscere ciò che viene proposto come
lontano e diverso. Per questa ragione è nostro dovere ricordare i
motivi che hanno spinto Giulio, come tanti altri, a mettere a
disposizione di tutti una lettura delle dinamiche che determinano la
qualità della nostra convivenza, in un ambiente che si presuppone essere
sicuro – quello accademico. Si tratta degli stessi motivi che
vogliono garantire la crescita e il mantenimento di una cittadinanza
mediterranea e universale, pensata per contribuire alla pace, alle
libertà e allo sviluppo di tutti i popoli del comune mare.
L’omicidio di Giulio vuole scoraggiare ogni possibile
relazione tra donne e uomini che vivono su sponde diverse del
Mediterraneo, andando così ad aumentare il divario tra confini
autoimposti, con l’intento di minacciare la possibilità, per tutti, di
calarsi in realtà solo apparentemente diverse e non collegate fra
loro. Con
tale azione violenta si vuole mettere in discussione la libertà di
parola, di pensiero e di movimento
: è un deliberato atto
di soppressione dello stupore e della curiosità umane, perché ritenuti
dannosi.
In questo contesto è necessario che i governi di
appartenenza, così come le istituzioni accademiche, siano in grado di
garantire l’incolumità di tutti coloro che, per il raggiungimento dei
propri obiettivi umani e professionali, abbiano la necessità di recarsi
in zone a rischio: Giulio ha pagato per aver messo a disposizione la sua
esperienza, raccontando e traducendo da un contesto a un altro. Questo
non deve succedere.
Per tale motivo, pur coscienti dei limiti dell’esercizio
di retorica, chiediamo
alle autorità tutte – ai governi egiziano e italiano e all’Unione Europea
– di impiegare ogni possibile mezzo per far luce sulle circostanze
dell’uccisione di Giulio Regeni.
Link consigliati:
Gli Amici (Giovanni Parmeggiani,
Stefania Villanacci, Eleonora Bacchi, Esther Amoròs Berna, Shady
Alshhadeh, Pilar Lopez, Claudia Morini, Patricia Belmonte Cerdàn, Lucas
Ivorra, Loli Sànchez Lozano, Marco Basile, Allison Blahna, Fabio Rollo,
Julie Rubino, Islam Elshaarawy, Jesse Chappelle
Shady Hamadi, Massimo Cozzolino, Karim Metref
Abdallah, Pierfrancesco Majorino,Farid Adly, Davide Piccardo, Nabil Bey,
Lorenzo Declich, Giuseppe Acconcia, Alessandro Di Rienzo, Elena
Chiti, Rita Barbieri, Doris Zaccaria, Rosa Schiano, Rana
Alnasr, Egidio Giordano, Maria Teresa Cudemo, Lorena Matteo,
Alfredo Manfredini Bohm, Pietro Sabatino, Chiara Crispino, Luisa
Ambrosio, Roberta Carvone, Federico Manes, Roberto Trisciani, Libera
D’Amato