🌐 WOMEN’S STORIES _ Rim Banna
Di
Michele Giorgio, Nena News, 25 mar 2018
La voce delle
strade della Palestina
strade della Palestina
La
cantante, musicista, compositrice di Nazareth è morta sabato all’età di 51 anni.
«Io canto la libertà per coloro che lottano per la libertà».
Commozione in tutto il mondo
arabo |
Gerusalemme,
26 marzo 2018, Nena News – «Mi considero un’artista di strada, un’artista della gente, un’artista
che usa la sua voce contro l’ingiustizia. Io
canto la libertà per coloro che lottano per la libertà». Sono alcune delle frasi pronunciate da Rim Banna in una
delle sue ultime interviste prima
che la recidiva del cancro al seno che l’aveva colpita nel 2009 la costringesse
a rallentare e poi, in questi
ultimi mesi, ad interrompere del tutto la sua attività artistica.
26 marzo 2018, Nena News – «Mi considero un’artista di strada, un’artista della gente, un’artista
che usa la sua voce contro l’ingiustizia. Io
canto la libertà per coloro che lottano per la libertà». Sono alcune delle frasi pronunciate da Rim Banna in una
delle sue ultime interviste prima
che la recidiva del cancro al seno che l’aveva colpita nel 2009 la costringesse
a rallentare e poi, in questi
ultimi mesi, ad interrompere del tutto la sua attività artistica.
Rim Banna
si è spenta in un ospedale di Nazareth, la sua città, nella notte tra venerdì e sabato. Lo scorso
dicembre aveva compiuto 51 anni. I social, radio e televisioni non solo palestinesi,
in queste ore la ricordano con dolore e affetto. «È una perdita immensa, per tutti noi
che grazie anche alle sue canzoni abbiamo amato ancora di più la nostra terra», ha scritto una giovane
palestinese.
si è spenta in un ospedale di Nazareth, la sua città, nella notte tra venerdì e sabato. Lo scorso
dicembre aveva compiuto 51 anni. I social, radio e televisioni non solo palestinesi,
in queste ore la ricordano con dolore e affetto. «È una perdita immensa, per tutti noi
che grazie anche alle sue canzoni abbiamo amato ancora di più la nostra terra», ha scritto una giovane
palestinese.
Cantante,
musicista, compositrice e attivista, attraverso l’arte, dei diritti della sua gente, da sempre Rim Banna
esortava i palestinesi all’unità e a non tenere delle differenze create dalle politiche
di Israele e dalle fedi religiose. «Noi non siamo cristiani e musulmani ma
palestinesi, la nostra forza è la nostra identità nazionale, l’attaccamento alla nostra terra»,
ci disse qualche anno fa al termine di un concerto, commentando le tensioni religiose
tra palestinesi.
musicista, compositrice e attivista, attraverso l’arte, dei diritti della sua gente, da sempre Rim Banna
esortava i palestinesi all’unità e a non tenere delle differenze create dalle politiche
di Israele e dalle fedi religiose. «Noi non siamo cristiani e musulmani ma
palestinesi, la nostra forza è la nostra identità nazionale, l’attaccamento alla nostra terra»,
ci disse qualche anno fa al termine di un concerto, commentando le tensioni religiose
tra palestinesi.
Amava
profondamente Gerusalemme alla quale aveva
dedicato uno dei suoi brani più noti, “A time to cry”, in cui descrive lo sgomento dei
palestinesi per la profonda trasformazione avvenuta dopo l’occupazione israeliana nel
1967 nella zona araba della città.
profondamente Gerusalemme alla quale aveva
dedicato uno dei suoi brani più noti, “A time to cry”, in cui descrive lo sgomento dei
palestinesi per la profonda trasformazione avvenuta dopo l’occupazione israeliana nel
1967 nella zona araba della città.
In Rim
Banna l’impegno politico si coniugava sempre con la professionalità e l’amore per la musica. Dopo il
matrimonio con il chitarrista ucraino Leonid Alexeyenko, conosciuto alla fine degli anni Ottanta
durante gli studi al conservatorio di Mosca, la
cantante registrò il suo primo cd con brani arabi per bambini, alcuni antichi e
recuperati con un paziente lavoro di ricerca. Nei lavori successivi interpretò poesie e
testi suoi e di intellettali palestinesi.
Banna l’impegno politico si coniugava sempre con la professionalità e l’amore per la musica. Dopo il
matrimonio con il chitarrista ucraino Leonid Alexeyenko, conosciuto alla fine degli anni Ottanta
durante gli studi al conservatorio di Mosca, la
cantante registrò il suo primo cd con brani arabi per bambini, alcuni antichi e
recuperati con un paziente lavoro di ricerca. Nei lavori successivi interpretò poesie e
testi suoi e di intellettali palestinesi.
Negli
anni Novanta ebbe un successo enorme,
con concerti in ogni parte del mondo, che culminò con la registrazione di “The mirrors of my soul”, dedicato ai
prigionieri politici palestinesi nelle carceri
israeliane, una delle sue produzioni artistiche più amate. Poi il divorzio da
Alexeyenko e la scoperta del tumore al seno di cui Banna avrebbe sempre parlato
apertamente, anche sui social, con i tanti che la seguivano. Credeva di aver vinto la sua battaglia
ma la malattia è ritornata implacabile strappandola alla vita, ai figli, a chi amava la sua musica e la sua
stupenda voce.
anni Novanta ebbe un successo enorme,
con concerti in ogni parte del mondo, che culminò con la registrazione di “The mirrors of my soul”, dedicato ai
prigionieri politici palestinesi nelle carceri
israeliane, una delle sue produzioni artistiche più amate. Poi il divorzio da
Alexeyenko e la scoperta del tumore al seno di cui Banna avrebbe sempre parlato
apertamente, anche sui social, con i tanti che la seguivano. Credeva di aver vinto la sua battaglia
ma la malattia è ritornata implacabile strappandola alla vita, ai figli, a chi amava la sua musica e la sua
stupenda voce.