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Virus nella testa: la compagna Köpping vuole rinchiudere in psichiatria gli obiettori di quarantena

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Vari, dpa, 11 aprile 2020, traduzione italiana di Milena Rampoldi, ProMosaik. La
compagna Petra Köpping ha probabilmente conservato qualcosa dei suoi anni di
gioventù nella FDJ e nella SED [Libera Gioventù Tedesca e Partito socialista
unificato della RDT]: un virus nel cervello, che si potrebbe riassumere così:
“Con mano di ferro costringiamo l’umanità alla felicità”. Questo era
lo slogan appeso al cancello del campo dei gulag delle isole Solovki, in Unione
Sovietica. Come spiegare altrimenti la seguente notizia che circola nei media
tedeschi?
 

La
ministra degli affari sociali della Sassonia Petra Köpping (SPD) in una
dichiarazione disse che in singoli casi potrebbe essere necessaria la
costrizione per eseguire le ordinanze. Foto Robert Michael/dpa

Da giovedì in Sassonia, chi non osserva
l’ordinanza della quarantena domestica, può essere ricoverato con forza in una
clinica psichiatrica. Ecco la notizia dell‘MDR che
si rifà ad una richiesta presso il ministero degli affari sociali della regione
federale.
Il governo della regione federale a questo
scopo ha liberato un totale di 22 camere nelle cliniche psichiatriche di
Altscherbitz, Arnsdorf, Großschweidnitz e Rodewisch per potervi ricoverare i
potenziali “obiettori”. Della sorveglianza degli obiettori dovrebbe poi
occuparsi la polizia.
In questo contesto, il canale cita la
ministra degli affari sociali della regione federale, Petra Köpping (del
partito socialista tedesco): „Per la salute e la vita di noi tutti è
fondamentale che le persone rispettino le ordinanze sulla quarantena emesse
dalle autorità sanitarie”.
 “Se vi fossero dei singoli casi in
cui delle persone si oppongono alle ordinanze, comunque sarebbe necessario eseguire
le misure ordinate dalle autorità sanitarie con la forza. A questo scopo, è
possibile ricoverare queste persone con un’ordinanza del tribunale in un
reparto chiuso di un ospedale.”
Questa violazione è oggetto del paragrafo 30 della legge di protezione contro le
infezioni
 del governo federale. Ai sensi di questa legge chi
non osserva le rispettive ordinanze o nel caso di una persona sulla base del
comportamento precedente si può assumere che non le rispetterà, sarebbe
“necessario un ricovero in un ospedale chiuso o in un reparto ospedaliero
chiuso per poter distanziare la persona dalla società”.

“Si tratta di una misura ultima ratio”
Anche il rappresentante dei verdi,
l’avvocato di Lipsia Jürgen Kasek, nei confronti dell’MDR si esprime a favore
di questa misura, esprimendo comunque una riserva secondo cui sarebbe
fondamentale che il tutto sia proporzionale.”
Il ricovero forzato sarebbe una “misura
che limita moltissimo i diritti fondamentali.” Per questo esso può essere “solo
una misura di ultima ratio quando non vi sono altre opzioni praticabili”.

Secondo le informazioni del canale, in Sassonia fino ad ora vi sarebbero
diverse migliaia di persone nei confronti delle quali è stata emessa
un’ordinanza di quarantena, tra cui 3300 a Dresda e 2100 a Lipsia.