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L’Iran ha sequestrato una petroliera britannica

Il Post 20 LUGLIO 2019
Nello stretto di Hormuz, in risposta all’episodio analogo avvenuto due settimane fa a Gibilterra.

Venerdì l’Iran ha sequestrato due petroliere straniere nello stretto di Hormuz, nel golfo Persico: una batte bandiera liberiana, ed è stata poi lasciata andare; l’altra batte invece bandiera britannica, ed è ancora bloccata. È l’ultimo capitolo delle lunghe e crescenti tensioni tra Iran da una parte e Stati Uniti e Regno Unito dall’altro, che nelle scorse settimane sono arrivate vicine a provocare un attacco militare statunitense.
La nave sequestrata si chiama Stena Impero e appartiene a un armatore britannico: è lunga 183 metri e ha 23 persone di equipaggio, nessuna delle quali sembra essere di nazionalità britannica. L’armatore non è riuscito finora a contattare la petroliera, che sembra essere diretta verso le coste iraniane dopo essere stata accerchiata da quattro navi delle Guardie Rivoluzionarie e da un elicottero, ha spiegato il ministro degli Esteri Jeremy Hunt. Sempre venerdì, le navi iraniane avevano accerchiato e sequestrato una petroliera con bandiera liberiana e appartenente sempre a un armatore britannico, salvo poi essere lasciata libera di proseguire.
Ufficialmente, la nave ancora sequestrata è accusata di aver infranto tre leggi marittime: aver spento il GPS, essere entrata nello stretto di Hormuz nel tratto di mare sbagliato, e aver ignorato gli avvertimenti. Ma il sequestro rientra secondo tutti gli esperti in una più ampia crisi in corso ormai da settimane tra Iran e alcuni paesi occidentali, e nella quale il Regno Unito era intervenuto un paio di settimane fa, quando aveva sequestrato una petroliera iraniana a Gibilterra con l’accusa di trasportare petrolio verso la Siria. La petroliera iraniana è tuttora bloccata.
In risposta a quel sequestro, l’Iran aveva minacciato di voler sequestrare una petroliera britannica, portando il Regno Unito ad aumentare l’allerta per le navi nel golfo Persico: nei giorni successivi le navi iraniane avevano già provato a impedire a petroliera britannica di entrare nel golfo. Hunt ha detto che ci saranno «serie conseguenze» se l’Iran non lascerà andare la petroliera Stena Impero, spiegando però di non considerare soluzioni militari bensì diplomatiche.
Nei giorni scorsi, le tensioni tra Iran e Stati Uniti avevano raggiunto un nuovo picco dopo che gli Stati Uniti avevano annunciato l’abbattimento di un drone iraniano sopra lo stretto di Hormuz, smentita dall’Iran. L’escalation nei rapporti diplomatici tra Stati Uniti e Iran dipende principalmente dalla decisione del presidente Donald Trump di ritirarsi dall’accordo sul nucleare iraniano, annunciata lo scorso maggio, e dalle successive sanzioni economiche applicate dagli Stati Uniti sull’Iran.