General

UCRAINA: Un altro attacco contro i rom, ucciso un uomo

Giulia
Tempo, East Journal, 28 giugno 2018

Gli
attacchi contro la comunità rom 
Attacco ai
campi rom in Ucraina da parte di militanti di estrema destra
L’attacco
di sabato – il sesto
negli ultimi due mesi
– si inserisce in un quadro più complesso, che
vede numerosi altri episodi di pari violenza. Ad aprile, il gruppo di estrema
destra “C14” ha bruciato le tende di una comunità rom stanziata a Kiev,
assalendo anche donne e bambini con spray al peperoncino e pietre. Gli aggressori
sono spesso giovani incappucciati o mascherati, militanti di estrema destra che
lamentano l’inefficienza delle forze dell’ordine e pretendono di “stabilire un
ordine in Ucraina”.
I rom presenti nel paese,
stando ad un censimento risalente al 2001, sarebbero 40.000 – ma alcuni gruppi
di estrema destra parlano di una comunità di 260.000 persone. Si tratta di una
delle minoranze più discriminate in Europa, ma in Ucraina la discriminazione è
sfociata negli ultimi mesi in episodi di crescente brutalità.
Le
reazioni
In
seguito all’attacco del 23 giugno, la polizia locale ha arrestato dieci
adolescenti sospettati di aver preso parte alle violenze. Stando a quando
riportato da Human Rights
Watch
, tuttavia, le autorità ucraine hanno raramente aperto delle
indagini – né si hanno prove che, nei casi in cui l’abbiano fatto, vi siano
state delle conseguenze penali per gli assalitori.
Lunedì 25
giugno, i portavoce delle ambasciate canadese e statunitense si sono espressi
duramente contro gli attacchi che stanno avendo luogo in Ucraina con intensità
sempre maggiore. L’ambasciatore canadese in Ucraina, Roman Waschuk, ha
ipotizzato che la responsabilità per gli attacchi vada in parte attribuita alle
risposte inadeguate della polizia per arginare la violenza di estrema
destra. L’ambasciata statunitense in Ucraina ha inoltre dichiarato
con fermezza che “la violenza di matrice razzista non ha posto in Europa,
inclusa l’Ucraina”.