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Ucraina: arrestata Nadia Savchenko, l’eroina di Maidan accusata di terrorismo

Matteo
Zola, East Journal, 27 marzo 2018

Nadia Savchenko,
pilota dell’aviazione militare ucraina, nota per la sua detenzione nelle
carceri russe e simbolo del patriottismo ucraino, è stata arrestata lo scorso
23 marzo dalle autorità di Kiev con l’accusa di avere “pianificato,
personalmente reclutato e dato istruzioni per un atto terroristico” contro il
Parlamento con l’uso di granate, mortai e armi automatiche.

Un vero e
proprio colpo di stato che la Savchenko avrebbe ordito con la complicità
di personalità attive nel Donbass. Il procuratore generale di Kiev l’ha accusata
di aver stretto accordi con i ribelli filorussi allo scopo di “ottenere le armi
necessarie per l’attacco”.
Arruolatasi
tra le fila dei nazionalisti, Savchenko aveva combattuto nel Donbass
finché, nel 2014, è stata catturata dai filorussi e condannata a 22 anni di
carcere per duplice omicidio da un tribunale russo, diventando un’eroina
nazionale per l’Ucraina. La sua carcerazione si era trasformata, per le
autorità di Kiev e per i sostenitori della rivoluzione maidanista, nel simbolo
della resistenza all’aggressore russo. Per protesta contro l’ingiusta
detenzione portò avanti uno sciopero della fame, interrotto brevemente per
ricevere cure mediche. Rilasciata a seguito di uno scambio di prigionieri
nel maggio 2016, è stata eletta nel Parlamento ucraino.
Savchenko
è accusata di terrorismo, di possesso illegale di armi e di aver messo in piedi
un’organizzazione criminale. Il giudice ha dichiarato che le indagini non sono
ancora terminate. Il giudice ha sottolineato come lo status di membro del
Parlamento della Savchenko le consenta di spostarsi liberamente attraverso la
linea di contatto in Donbass, reiterando le relazioni personali con i leader
delle organizzazioni terroristiche o cercando rifugio presso di loro per
sfuggire alle indagini preliminari. Da qui l’arresto, fissato senza cauzione,
per 59 giorni.
La Savchenko
ha riso di fronte alle accuse, descrivendole come una provocazione. “L’Ucraina
è corrotta” ha dichiarato “e il governo deve essere rovesciato“. Parole che
confermano le accuse, come anche un video che la riprende mentre pianifica un
attacco al Parlamento.
L’arresto
di Nadia Savchenko, eroe
dell’Ucraina
, mostra le difficoltà del nuovo corso politico iniziato
all’indomani della Rivoluzione, attraversato da tensioni, regolamenti di conti,
lotte tra oligarchi. Niente di nuovo sotto il sole, anche ai tempi di
Yanukovich la situazione era la stessa. Ma la guerra alle porte, l’illegale
annessione della Crimea, l’aggressione militare, politica e mediatica della
Russia, impediscono qualsiasi mutamento in senso democratico.
Il paese
si trova a metà del guado e le correnti, sempre più impetuose, potrebbero
trascinarlo via, verso una nuova deriva autoritaria. La forza civile che aveva
dato origine a Maidan non si è esaurita, ma tace soffocata dall’emergenza,
dalla minaccia militare, accettando obtorto collo una situazione politica ed
economica sempre più opprimenti. Il malcontento diffuso è legittimo.
Quel
malcontento può facilmente diventare strumento in mano ad eroi ed eroine pronti
a far saltare in aria parlamenti e speranze di un paese che ancora, dopo
quattro anni, vive in forzata cattività.