General

L’Accademia che assegna il Nobel per la letteratura è nei guai

Il Post, 8
aprile 2018

Tre dei
suoi membri se ne sono andati e un quarto minaccia di fare lo stesso per un
caso di molestie: e rischiano di rimanerne troppo pochi
I membri
dell’Accademia svedese, al tavolo centrale, il 20 dicembre 2017,
al palazzo
della Borsa di Stoccolma (Jonas Ekstromer/ AFP/ Getty Images) 
L’Accademia
svedese, l’ente che ogni anno sceglie il vincitore del premio Nobel per la
letteratura, è nei guai per come ha risposto a una serie di accuse di molestie
sessuali contro il marito di una poeta che ne fa parte. La reazione
dell’Accademia alla vicenda è stata infatti giudicata troppo morbida da tre dei
suoi membri, che per questo hanno lasciato il proprio incarico: e c’è un quarto
membro che minaccia di fare lo stesso. Per via del regolamento dell’ente,
i suoi membri sono tali a vita e non possono essere sostituiti: per questo,
l’Accademia rischia di scendere sotto il numero di votanti necessario per
prendere molte delle sue decisioni più importanti, anche se non quella che
riguarda l’assegnazione del Nobel. Ma oltre alle complicazioni burocratiche,
l’Accademia sta ricevendo pressioni e critiche per come ha gestito l’intera
vicenda.
È
cominciato tutto lo scorso novembre quando, con la spinta del movimento #metoo,
il quotidiano svedese Dagens Nyheter pubblicò
le accuse di aggressione e molestie sessuali fatte da 18 donne contro il
fotografo franco-svedese Jean-Claude Arnault, persona molto nota nel mondo
culturale svedese e marito della poeta Katarina Frostenson, che dal 1992 è
un membro dell’Accademia svedese. Dopo le accuse, l’Accademia svedese aveva
avviato un’indagine sui propri rapporti con Arnault per stabilire se avesse
avuto un qualche tipo di influenza sull’Accademia. Dal 2010, infatti,
l’Accademia finanziava
annualmente con 126mila corone
(circa 13mila euro) un centro
culturale gestito da Arnault insieme a Frostenson. Tra le persone che avevano
accusato Arnault di molestie, poi, c’erano anche delle parenti di altri membri
dell’Accademia. Due giorni dopo la pubblicazione delle accuse, l’Accademia
aveva interrotto i finanziamenti al centro culturale, che si chiama Forum.
A dicembre
la polizia aveva cominciato a indagare sulle accuse di molestie, anche se parte
delle indagini sono state archiviate a marzo perché alcune accuse si riferivano
a fatti avvenuti troppo tempo prima. L’indagine commissionata dall’Accademia
invece si è conclusa con una raccomandazione da parte degli avvocati che se ne
sono occupati a sporgere denuncia contro Forum. Ha anche appurato che sebbene
Arnault non avesse avuto alcuna influenza nelle decisioni dell’Accademia
sull’assegnazione dei suoi premi – non si occupa solo del Nobel – la segretezza
riguardo alle decisioni riguardo al Nobel era stata infranta più volte. Infine
ha stabilito che finanziando Forum l’Accademia ha violato le proprie regole,
dato che stava favorendo uno dei suoi membri, Frostenson.
L’Accademia
ha però deciso di non seguire le raccomandazioni conclusive delle indagini, e
venerdì tre dei suoi membri – gli scrittori Klas Ostergren, Kjell Espmark e
Peter Englund – hanno annunciato che non ne faranno più parte. Ostergren
ha motivato le sue dimissioni accusando l’Accademia di aver tradito i principi
alla base della sua fondazione, non seguendo le raccomandazioni degli avvocati
e non prendendo maggiori distanze da Arnault. Espmark ha sostenuto che
alcuni membri dell’Accademia abbiano preferito i propri rapporti di amicizia
alla propria integrità. Englund, infine, ha detto semplicemente che non può
condividere le scelte dell’Accademia. Sabato la scrittrice Sara
Stridsberg, a sua volta membro dell’Accademia, ha detto che sta riflettendo se
fare la stessa scelta.
Queste
dimissioni, che non sono propriamente tali perché la carica di membri
dell’Accademia svedese è a vita, sono un bel problema, per via del complicato
regolamento dell’ente. Prevede infatti che l’Accademia svedese abbia 18 membri,
e che nuovi membri possano essere eletti solo in caso di morte di uno dei
membri esistenti, e soltanto con un quorum di 12 membri. Con le dimissioni
di Ostergren, Espmark ed Englund il numero di membri attivi dell’Accademia
è sceso a 13 perché nell’Accademia c’erano già due membri non attivi: la
scrittrice Lotta Lotass, che se ne allontanò nel 2015 per ragioni
personali, e la scrittrice Kerstin Ekman, che smise di partecipare nel
1989 perché l’Accademia non prese posizione contro l’ayatollah Khomeini
per la fatwa contro
Salman Rushdie
.
Se anche
Stridsberg dovesse dimettersi e se un altro membro attivo dell’Accademia
dovesse morire, sarebbe impossibile per l’Accademia sostituirlo perché
resterebbe con soli 11 membri (i 13 attuali, meno Stridsberg e meno il membro
morto). E attualmente ci sono alcuni membri molto anziani: escludendo Epsmark,
che ha 88 anni, ed Ekman, che ne ha 85, c’è il linguista Göran Malmqvist,
che ha 93 anni, e lo scrittore Per Wästberg, che ne ha 85. Per risolvere
la questione Sara Danius, membro dell’Accademia e sua segretaria, ha detto
che l’ente penserà se modificare il proprio regolamento riguardo le nomine a
vita, e se introdurre la possibilità di dare le dimissioni. Danius ha anche
ammesso che nei rapporti con Arnault e Frostenson l’Accademia ha commesso
degli errori.
Non ci si
deve comunque preoccupare per l’assegnazione del futuro premio Nobel per la
letteratura: il quorum perché sia assegnato è di soli otto membri, e basta una
maggioranza semplice per sceglierne il vincitore.