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Roma, il Colosseo si tinge di rosso per le vittime delle persecuzioni religiose

24.02.2018 – Jasmina Poddi
Durante il pomeriggio di sabato 24 febbraio, il Colosseo e l’Arco di Costantino sono stati illuminati di rosso per ricordare il sangue versato dalle vittime delle persecuzioni religiose in tutto il mondo e dei martiri cristiani.

In contemporanea altri due simboli della religiosità si sono tinti del medesimo colore, la cattedrale maronita di Sant’Elia ad Aleppo in Siria e la chiesa di San Paolo a Mosul in Iraq.

Alla manifestazione sono intervenuti il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, mons Nunzio Galantino, e Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo.


Hanno partecipato alla manifestazione anche il marito e la figlia di Asia Bibi, cattolica pachistana condannata a morte e Rebecca Bitrus, cristiana nigeriana rapita e torturata dalla componente islamista Boko Haram.

Secondo Antonio Tajani, Presidente del Parlamento europeo le stragi compiute in nome della religione devono essere considerate al pari di un genocidio e per questo, infatti, rinnova l’impegno dell’Europa a garantire la libertà religiosa, poiché poter professare la propria fede è un diritto inalienabile di ogni essere umano.