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Calci all’ex incinta che voleva lasciarlo. Adesso la ragazza rischia di abortire

Rinaldo Frignani 06/12/2017
I genitori non volevano che ci andasse a vivere. Temevano che sarebbe successo qualcosa di brutto. E avevano ragione. 
Da lunedì mattina si trovano al capezzale della figlia diciottenne al Policlinico Gemelli dove la ragazza, incinta al quarto mese, è ricoverata in osservazione: i medici stanno facendo di tutto per salvare il feto dopo il distacco della placenta provocato dai calci alla pancia sferrati dall’ex compagno della diciottenne. Una storia di disperazione e droga, con gli agenti del commissariato Primavalle che hanno arrestato per lesioni F.S., 28 anni, rintracciato poco dopo l’aggressione alla ragazza avvenuta a metà mattinata nell’appartamento della coppia in via Inzago, a Casal del Marmo.

Gli agenti hanno faticato non poco per bloccare il ventenne – forse sotto effetto di cocaina – che è stato poi trasferito a Rebibbia. Non è chiaro cosa sia accaduto fra le mura domestiche, cosa abbia scatenato la reazione violenta del giovane contro la ex, che aveva cercato di troncare la relazione per l’ennesima volta proprio a causa dei maltrattamenti che subiva di continuo. Tanto che nel corso degli ultimi mesi aveva già presentato tre denunce, una insieme con i genitori, le altre due da sola, sia alla polizia sia ai carabinieri.
Ma poi era sempre tornata da lui con la speranza di non aver sbagliato appena diventata maggiorenne a staccarsi dalla famiglia per seguire il fidanzato. Una convivenza che si è ben presto trasformata in un incubo, reso ancora peggiore dal consumo di stupefacenti da parte di lui. A poco o nulla era servita per risollevare la situazione la notizia che la diciottenne era rimasta incinta. Anzi, forse proprio questo potrebbe aver contribuito a far precipitare le cose.