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Siria, colloqui ad Astana e Isis che si muove

31 Ottobre 2017

Settimo round di trattative sulla pace, che riguarderanno l’appoggio alle zone di distensione e il sostegno umanitario nel Paese

E’ cominciato ieri nella capitale del Kazakistan, Astana, il settimo round di trattative sulla pace in Siria promosso da Russia, Iran e Turchia. I nuovi colloqui tra le tre potenze riguarderanno il loro l’appoggio alle zone di distensione e il sostegno umanitario nel Paese.

«Il processo di pace di Astana è giunto alla creazione delle zone di distensione», ha detto Alexander Lavrentyev, capo della delegazione russa, citato dall’agenzia ‘Tass‘. «Molto deve ancora essere fatto per assicurarsi che il processo diventi irreversibile, che gli accordi raggiunti rappresentino qualcosa di più significativo per il futuro della Siria».

La Russia spera che la Turchia riesca a stabilizzare la provincia di Idlib in Siria, che Mosca ritiene fortemente esposta ad attacchi delle forze anti governative. «Il livello di tensione è alto ed esiste ancora il pericolo di attacchi da parte di gruppi radicali che si trovano nell’area», ha detto il capo della delegazione russa ai colloqui di Astana.

Durante questo nuovo round, le delegazioni discuteranno anche di azioni coordinate contro il terrorismo internazionale e adotteranno una dichiarazione congiunta per la rimozione delle mine in Siria, per il rilascio di prigionieri e ostaggi, il trasferimento dei corpi delle vittime, e la ricerca di persone scomparse.

Intanto sul terreno in Siria, dopo aver eliminato lo Stato islamico da Raqqa, secondo il portavoce della coalizione anti Isis Ryan Dillon, «i nostri partner hanno rimosso l’Isis dall’87% del territorio». Ma intanto i combattenti dello Stato islamico stanno migrando nella provincia di Deir al-Zour, nella Siria orientale. Le forze governative siriane di Bashar Assad, con l’aiuto aereo russo e delle truppe iraniane, si muovono rapidamente per garantire il controllo della zona.