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Israele-Hezbollah, guerra-non guerra: situazione potenzialmente esplosiva

6 Giugno 2017

Le tensioni fra i due Paesi sono concrete, ma dopo 11 anni dal secondo conflitto israelo-libanese molte cose sono cambiate

La guerra del 2006 tra Israele e Libano non fu decisiva. L’esercito israeliano fallì nel suo tentativo di eliminare Hezbollah, l’organizzazione paramilitare libanese di Hassan Nasrallah. Eppure i dissidi fra le due parti non si sono mai spenti del tutto. Negli ultimi dieci anni sono stati molti gli episodi che hanno suggerito una preoccupante escalation di tensioni, intensificatesi negli ultimi mesi. Entrambe le parti continuano ad evocare e parlare della prossima guerra, la terza fra l’esercito sionista ed Hezbollah.

Quasi quotidianamente i media israeliani pubblicano articoli ed interviste relative ad un conflitto ormai vicino. Un rapporto molto dettagliato del quotidiano Haaretz, ad esempio, indica che il rischio di una possibile sconfitta rimane molto alto. Secondo l’opinione pubblica sionista, Hezbollah costituisce il nemico numero uno, l’Iran sarebbe il numero due, mentre la resistenza palestinese sarebbe al terzo posto. Haaretz afferma che l’arsenale di Hezbollah raggiunge oltre «130mila missili di nuova produzione iraniana e russa, con una gittata dai 40 ai 300 kilometri»: una potenza di fuoco in grado di  colpire qualsiasi obiettivo in tutto lo stato ebraico.