General

Cecenia, le conseguenze delle persecuzioni contro i gay

1 Giugno 2017

Ecco alcune testimonianze di persone catturate e torturate solo per il fatto di essere omosessuali


Il 2 giugno, nel corso di una giornata globale di azione, gli attivisti di Amnesty International fanno sapere che consegneranno alle ambasciate russe nel mondo quasi 700mila firme per chiedere la fine della persecuzione dei gay in Cecenia. Tra i Paesi che aderiscono Belgio, Brasile, Canada, Finlandia, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito Spagna, Svezia, Taiwan e Ucraina, dove si svolgeranno iniziative ed eventi «per protestare contro la campagna coordinata di rapimenti, torture e uccisioni da parte delle autorità cecene nei confronti delle persone omosessuali».

Il 1 aprile il quotidiano indipendente russo Novaya Gazeta aveva denunciato che oltre 100 uomini sospettati di essere omosessuali erano stati rapiti nei giorni precedenti in Cecenia, nell’ambito di una campagna coordinata. Gli uomini erano stati sottoposti a maltrattamenti e torture e almeno tre di loro erano stati uccisi. Ad essere minacciata anche la giornalista che aveva svolto l’inchiesta. Amnesty International chiede «di svolgere indagini tempestive e approfondite sulle notizie di rapimenti, torture e omicidi di persone omosessuali in Cecenia, assicurare i colpevoli alla giustizia e prendere tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza delle persone che possano essere a rischio in Cecenia».