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Nigeria. Chibok Girls: Un’operazione mediatica?

11 Maggio 2017

Esulta la stampa estera, ma i nigeriani restano scettici

Il Governo nigeriano ha annunciato la liberazione di 82 ragazze tenute schiave dal gruppo terroristico Boko Haram affermando che appartengono al gruppo di 300 ragazze rapite il 15 aprile 2014 presso la scuola media superiore di Chibok, nord est della Nigeria: un rapimento di massa che scatenò l’indignazione internazionale. Le ragazze liberate sono al momento custodite presso la località di Banki, vicino al confine con il Camerun, in attesa di essere trasferite ad Abuja, la capitale. La notizia della liberazione delle ragazze è stata diffusa dal Governo a tutte le agenzie stampa internazionali, fornendo foto e video delle studentesse ora sotto la custodia delle forze dell’ordine e di un team di supporto medico e psicologico.  

La liberazione delle ragazze è stata salutata con entusiasmo dai media internazionali. Finalmente una buona notizia dalla Nigeria, Paese africano noto alla cronaca per la devastante guerra contro il gruppo salafista Boko Haram (ora affiliato al DAESH), pogrom contro la comunità cattolica nel centro sud che rischiano di far scoppiare una guerra religiosa, i motti indipendentistici nel Biafra, la corruzione endemica che favorisce multinazionali come SHELL ed ENI, inauditi disastri ambientali e l’intollerabile divario tra ricchi e poveri.