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Libia: il ruolo cruciale del Sudan richiesto dall’ONU

5 Maggio 2017

Quali sono le ragioni che hanno spinto a ignorare momentaneamente le violazioni dei diritti umani e i crimini del regime sudanese in cambio di un sostegno al governo di Fayez al-Serraj?

Domenica 30 aprile il Rappresentante Speciale ONU e Capo della Missione di Supporto delle Nazioni Unite in Libia, Martin Kobler, si è recato in visita ufficiale a Khartoum per chiedere il supporto attivo del Sudan in appoggio al Governo di Unità Nazionale guidato da Fayez al-Serraj. Il rappresentante ONU (ex capo della missione di pace in Congo MONUSCO assai criticato per l’alleanza militare con il gruppo terrorista ruandese FDLR autore del genocidio in Rwanda del 1994), ha incontrato sia il Presidente Omar El Bashir sia il Ministro degli Esteri Ibrahim Ghandour. In un comunicato congiunto Nazioni Unite e  Sudan si impegnano a sostenere gli accordi di pace libici del Dicembre 2015 firmati a Skhirat, Marocco, e a difendere l’integrità territoriale della Libia. La dichiarazione rappresenta un diretto sostegno al governo Al-Serraj e una dichiarazione di guerra contro il governo di Tobruk sotto il comando di Khalifa Haftar sostenuto da Francia, Russia e Inghilterra.

Kobler è stato inviato a Khartoum dal Segretario Generale delle Nazioni Unite con il compito di ottenere a tutti i costi il supporto del Sudan al Governo di Unità Nazionale. La richiesta di aiuto lanciata dall’ONU è stata criticata dall’opposizione in esilio e dai vari gruppi armati che si oppongono all’attuale governo sudanese, considerandola un avvallo alle politiche repressive del regime di El Bashir nonostante i crimini contro l’umanità nel Darfur e il pesante coinvolgimento delle autorità sudanesi nella lotta contro i flussi migratori dall’Africa in Europa. Alti funzionari di partito e Generali dell’esercito organizzerebbero i viaggi dei clandestini fino alla frontiera libica. Un immenso traffico di esseri umani gestito tramite intermediari civili sudanesi ed etiopi.