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Siria, autobomba sui civili evacuati da Foua e Kafraya: decine di morti

15 Aprile 2017


Un nuovo terribile attentato in Siria il quale, secondo quanto riportato dalla tv locale, avrebbe provocato non meno di 39 morti. Una tremenda esplosione è infatti avvenuta nei pressi del sobborgo di al-Rashidin, dove alcuni bus stavano evacuando decine di sfollati dalle città di al-Foua e Kefraya. La deflagrazione sarebbe stata provocata da un’autobomba, guidata da un’attentatore suicida lanciato a tutta velocità contro i mezzi, i quali contenevano oltre di cinquemila persone, come riferito dall’Osservatorio siriano dei diritti dell’uomo (Osdh). Le fonti, però, sono finora discordanti sulle modalità dell’attacco e le cifre in termini di vittime: secondo l’agenzia “Sputnik”, infatti, i morti sarebbero 22 e i feriti 50. Più pesanti i bilanci riportati da alcuni media locali, i quali parlano di una cifra vicina ai 50 decessi, con oltre 70 feriti.

Le evacuazioni

Gli autobus colpiti stavano trasportando i cittadini evacuati in zone controllate dalle autorità governative, a seguito dell’accordo tra governo e fazioni ribelli (supervisionato da Iran, Qatar e Turchia) rientrato in vigore nei giorni scorsi, secondo il quale lo sgombero dei civili dalle due città filogovernative in direzione di Aleppo avrebbe altresì permesso alle forze opposte di evacuare ripiegare, assieme alle loro famiglie, verso Idlib, lasciando le città di Madaya e Zabadani. Le operazioni hanno avuto inizio venerdì scorso, con la partenza dei 5 mila sfollati sciiti di Foua e Kafraya e di altri 2 mila dalle città ribelli. Non molto tempo dopo, però, entrambi i convogli sarebbero stati fermati con l’obiettivo di chiedere una revisione degli accordi da parte dei ribelli che, secondo quanto riportato, avrebbero richiesto di dar precedenza alle evacuazioni dei militari, rispetto a quelle dei cittadini, dalle due città filogovernative. La condizione, nel timore di un attacco immediato, è stata tuttavia rifiutata.