General

Elezioni in Olanda: trionfo dei liberali di Rutte, Wilders non sfonda

15 Marzo 2017

I populisti falliscono il sorpasso, vince il premier uscente. Flop dei laburisti, boom dei Verdi

L’ondata populista s’infrange sull’Olanda. Il terzo exit poll conferma l’affermazione dei liberali del premier uscente Mark Rutte alle elezioni politiche. Dati che spingono lo stesso leader del partito di maggioranza relativa a dire: “E’ una serata importante per tutta l’Europa: l’Olanda ha detto no al populismo”. In effetti la sconfitta degli islamofobi ed eurocritici di Geert Wilders è certificata non solo dal numero di seggi ottenuti (al momento solo 19, contro i 31 dei liberali) ma anche dal dato dell’affluenza (all’82%) che non ha premiato i nazionalisti. “Che festa per la democrazia vedere tanti elettori alle urne per esprimere il voto, non succedeva da anni” ha commentato Rutte.

Il voto segna poi un boom verdi del GroenLinks ed il crollo dei laburisti della Pvda, che si riducono ad avere 9 seggi, ben 29 in meno rispetto a cinque anni fa. Gli elettori “ci hanno dato ancora fiducia”, hanno esultato i responsabili della campagna elettorale di Rutte. Ma anche Wilders ha voluto ringraziare i suoi: “Abbiamo guadagnato seggi, il primo obiettivo è raggiunto. E Rutte non si è sbarazzato di me“, ha twittato. Al risultato, che dimostra che la diga europea può tenere davanti allo tsunami del populismo nato dalla Brexit, rafforzato dall’elezione di Trump, sobillato da Putin e – nella sua versione più aggressiva – interpretato da Erdogan, si è arrivati con una campagna elettorale dominata dall’agenda di Wilders. “Comunque vada, il genio della lampada del populismo non potrà rientrare nella lanterna”, aveva infatti avvertito il platinato leader del Pvv davanti ai cameraman e ai fotografi di mezzo mondo, convocati per immortalare il suo voto alle 9 del mattino in una scuola della periferia occidentale dell’Aja.