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Mosca, prende ostaggi e minaccia di provocare un’esplosione in una filiale della Citibank

24 Agosto 2016

L’uomo si è infine consegnato alla polizia chiedendo di essere trattato con «clemenza». L’ordigno che aveva al collo era finto. In un video, il messaggio a Putin

Si è consegnato alla polizia chiedendo di essere trattato con «clemenza» l’uomo che oggi aveva preso degli ostaggi e minacciava di provocare un’esplosione in una filiale della Citibank nel centro di Mosca.  
L’uomo ha anche ammesso che l’ordigno che aveva al collo, una scatola coperta di nastro adesivo giallo dalla quale fuoriuscivano dei cavi, era falso. 

Prima di entrare nell’istituto di credito e minacciare di farsi saltare in aria, l’uomo, il cui nome è Aram Petrosyan, nato nel 1961, si è rivolto al presidente Vladimir Putin in un video messaggio postato sui social: «In Russia c’è un problema, simile a un’ondata di colera: i fallimenti di società e imprenditori», ha detto chiedendo di «introdurre a livello statale il concetto di bancarotta di persone fisiche e giuridiche e creare a livello locale un’agenzia che si occupi di questi problemi, i problemi dei debitori». «A che le servono tutti questi assistenti che prendono una barca di soldi? Le raccontano cosa fanno le agenzie di recupero crediti, i poliziotti, la malavita?».