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Libia, carte trovate a Sirte: «Uomini dell’Isis nel Milanese»

13 Agosto 2016

I documenti trovati dai servizi segreti locali. Si tratterebbe di «decine, se non centinaia di militanti». A rivelarlo il Corriere della Sera.
L’Italia nel mirino dei jihadisti libici. È quanto emerge dai documenti rinvenuti a Sirte nei covi dei miliziani. A rivelarlo il Corriere della Sera.
I servizi segreti libici avrebbero trovato nomi e piani d’attacco di militanti attivi nel Milanese, tra cui quello di Abu Nasim, che viveva in Lombardia, considerato vicino ai rapitori dei tecnici della Bonatti sequestrati nel 2015 vicino Tripoli.
INFILTRATI IN ITALIA. I libici hanno detto di essere pronti a consegnare i nomi alle forze dell’ordine italiane. «Decine, se non centinaia di militanti» di Daesh, secondo le stesse fonti, sarebbero partiti dalla Libia alla volta dell’Europa, prima tappa Italia, in modo legale, ma soprattutto infiltrati tra le masse di disperati a bordo dei barconi del traffico illegale di migranti. A Sirte i servizi segreti libici hanno trovato appunti, taccuini scritti a mano, fogli volanti, che ora si sta cercando di decifrare e mettere insieme, e che potrebbero contenere la prova che le minacce dell’Isis di «approdare a Roma» non siano solo propaganda.