General

Imprenditore di Singapore contro la discriminazione razziale

di Mong Palatino, trad. Manuela Petrillo, 28 luglio 2016.



Un imprenditore attivo su internet di
Singapore ha lanciato una campagna per combattere la “discriminazione
razziale degli affitti”, dopo essere stato rifiutato da alcuni
proprietari solo perché sua moglie è indiana.


Darius Cheung, fondatore del sito web 99.co per la vendita immobiliare, ha scritto [en, come tutti i link seguenti]
di come la sua ricerca di un appartamento gli abbia fatto capire quanto
il razzismo sia ancora predominante a Singapore. Ha raccontato di come
alcuni agenti immobiliari e proprietari hanno perso interesse dopo aver
appreso che la moglie incinta è originaria dell’India.


È sposato con Roshni Mahtani, un’imprenditrice dalle origini indiane, che ha fondato il sito web sulla genitorialità theAsianparent.


In un primo momento, Darius è stato
sorpreso dal fatto che alcuni agenti non rispondevano alle sue domande.
Un agente ha fornito una risposta vaga: “Il profilo non corrisponde”.
Dopo aver chiesto all’agente di spiegarsi, ha ottenuto questa risposta:


Mi spiace, ma sua moglie è indiana, il
padrone di casa non vuole affittare. La prossima volta vi prego di
indicarlo in anticipo, in modo che entrambi non perdiate tempo.


Darius ha commentato che tale esperienza conferma l’esistenza del razzismo a Singapore:

Capisco intellettualmente l’idea della
discriminazione e riconosco che esiste, ma è stato solo adesso che ho
capito ciò che significa essere realmente discriminati.


Singapore ha una popolazione etnicamente diversificata e vanta un governo che promuove l’armonia razziale. Tuttavia, la tensione razziale
si è intensificata negli ultimi anni, tanto che alcuni gruppi
ultra-nazionalisti stanno biasimando l’arrivo di lavoratori stranieri.


Preoccupato per il futuro di suo figlio, Darius ha promesso di
combattere la discriminazione razziale. La sua azienda ha presentato una
nuova funzione sul sito web chiamata “Tutte le razze sono benvenute”,
che fornisce ad agenti o proprietari incentivi se indicano che i loro
elenchi di proprietà in affitto sono aperti a tutti “senza distinzione
di razza”:


Agenti e proprietari possono ora
indicare con certezza che i loro elenchi di proprietà in affitto sono
aperti a tutti, a prescindere da etnia, cultura o nazionalità. Questi
elenchi saranno poi visibili sulla homepage del sito 99.co ai potenziali
affittuari. L’idea è quella di tranquillizzare gli affittuari durante
la ricerca di una casa, riducendo i casi di commenti maleducati e di
esperienze spiacevoli durante la consultazione degli elenchi.


Darius spera che la sua campagna ispirerà più persone a impegnarsi contro il razzismo.

Ha anche ricordato ai proprietari di immobili che praticare la discriminazione razziale è “economicamente insostenibile”:


La nostra speranza è che sempre più
agenti parteciperanno agli elenchi “Tutte le razze sono benvenute” per
rendere il mercato degli affitti più inclusivo, e che i padroni di casa
inizieranno così a rendersi conto che non è solo socialmente
inaccettabile discriminare, ma anche economicamente impraticabile.


La scrittice, attivista e collaboratrice di Global Voices
Kirsten Han ha accolto con favore l’iniziativa dell’azienda di Darius.
Ha anche ricordato ai responsabili politici la necessità di emanare una
normativa generale contro la discriminazione:



FONTE: Global voices