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Il “Piccolo Principe” ora parla anche Aymara

di Gabriela García Calderón, trad. Agnese Tortosa, 15 giugno 2016.

Per la prima volta, il popolo Aymara [it] potrà godersi la lettura de “Il piccolo principe” [it]
nella propria lingua madre. Il libro di Antoine de Saint-Exupéry narra
l’incontro tra un pilota precipitato con il suo aeroplano nel mezzo del
deserto africano, e un ragazzo misterioso.


Secondo le stime, la comunità degli aymara conta circa due milioni e duecentomila parlanti
[it] provenienti dalla parte centrale delle Ande, nelle aree di
Bolivia, Perù, Cile e Argentina. La lingua degli aymara è adesso inclusa
tra le oltre 240 lingue in cui “Il piccolo principe” è stato tradotto
dal 1943, anno della sua prima pubblicazione.


La traduzione è stata portata a termine [es, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] dal professore universitario Roger Gonzalo Segura:

Bajo el título de “Pirinsipi wawa”, la traducción de esta
novela universal corrió a cargo del profesor de quechua y aymara de la
Pontificia Universidad Católica del Perú (PUCP) Roger Gonzalo, quien
aseguró a Efe que el trabajo le tomó alrededor de dos años.


Con il titolo “Pirinsipi wawa”, la
traduzione di questo racconto di fama universale è stata presa in carico
dal professor Roger Gonzalo, titolare della cattedra di lingua aymara e
quechua della Pontificia Università Cattolica del Perù (PUCP), il quale
ha comunicato all’agenzia stampa Efe che gli ci sono voluti circa due
anni per portare a termine questo lavoro.


Il professor Gonzalo non ha incontrato alcuna difficoltà nel raccontare la storia attraverso la realtà culturale degli aymara:

“En el mundo [aymara] tenemos muchísimas historias para
imaginar, incluso asustarnos. Hay animales y seres que no existen y
muchas aventuras”, asegura. No obstante, había elementos del mundo
occidental, como el ferrocarril, que tuvo que refonologizarlos, es
decir, adaptarlos a la gramática de la lengua. En otros casos, no fue
necesario crear nuevas palabras. Por ejemplo, palabras como ‘avión’ y
‘motor’, solo cambiaron a ‘aviona’ y ‘motora’.


“Nel mondo aymara, abbiamo molte
storie che ci fanno sognare, e anche spaventare. Ci sono animali, esseri
sovrannaturali, e molte avventure”, dice Gonzalo. Nonostante questo,
c’erano degli elementi del mondo occidentale, come le ferrovie, che
abbiamo dovuto rifonologizzare, ovvero, adattarli alla grammatica della
lingua. In altri casi, invece, non è stato necessario creare nuove
parole. Per esempio, parole come ‘avión’ [aeroplano in spagnolo] e
‘motor’ [motore], sono diventate solamente ‘aviona’ e ‘motora’.


Il professor Gonzalo è originario di un paesino che si chiama Chatuma,
del distretto di Pomata, nella provincia peruviana di Chucuito.
Parlando della traduzione del libro da poco completata, Gonzalo ha detto:


Es una obra universal. El mensaje (que puede llegar a las
poblaciones andinas) es la manera cómo una persona puede conceptuar la
vida, explicar las cosas de su alrededor y qué significado pueden tener
para la vida los personajes de El Principito. Estéticamente es
fantástica.


È un’opera universale. Il messaggio
(che può arrivare alle popolazioni andine) è il modo in cui una persona è
in grado di concepire la vita, spiegare quello che gli accade attorno, e
cosa ciò potrebbe significare per la vita dei personaggi de “Il piccolo
principe”. Esteticamente è fantastico.


Su Twitter, è possibile trovare immagini e link relativi alla
traduzione del professor Gonzalo ed al lavoro che c’è stato dietro:



“Il piccolo principe” ora può essere letto in lingua aymara.
Il professore di quechua e aymara, Roger Gonzalo Segura, si è occupato della traduzione.



Un professore peruviano ha tradotto “Il piccolo principe” in lingua aymara.



“Il piccolo principe” è stato tradotto in lingua aymara. Quanto è durato il lavoro di traduzione? Te lo raccontiamo.



“Prinsipi Wawa – Il piccolo principe” tradotto in lingua aymara.


Il professor Gonzalo appartiene anche alla comunità linguistica quechua
[it], una lingua parlata nella zona centrale delle Ande da più di 10
milioni di persone. 

Oltre al suo lavoro di traduzione de “Il piccolo
principe”, il Professore insegna la lingua quechua su Quechua Rimarina, un programma trasmesso sul canale YouTube dell’università.

FONTE: Global voices