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G7 a Taormina, mancano due mesi e non c’è ancora nulla (ma gli “amici” hanno già vinto gli appalti)

11 Marzo 2017

Il primo appalto per il piano strade è stato bandito lo scorso sei marzo, al massimo ribasso e sotto soglia. Per il resto, non si sa ancora nulla. Tranne che i 25 milioni per allestimento, comunicazione e catering sono stati spartiti tra nomi già noti, vicini alla politica

Di certo finora c’è solo che The Donald (Trump) al G7 di Taormina del 26 e 27 maggio ci arriverà in elicottero. Dove atterrerà l’elicottero, però, è ancora tutto da vedere. L’eliporto e le infrastrutture promessi da Matteo Renzi come “compensazioni” alla popolazione nel tour siciliano per il sì al referendum costituzionale non si vedono ancora. Né i cantieri sono partiti. Il primo appalto, per il rifacimento delle strade dissestate dove passeranno i sette grandi della Terra, la tinteggiatura delle ringhiere e il ripristino dei muretti, è stato bandito di tutta fretta con procedura negoziata solo lo scorso 6 marzo. Con il criterio del massimo ribasso e sotto la soglia del milione di euro (991mila). Le 35 imprese sorteggiate hanno solo dieci giorni per presentare l’offerta. Ma per il resto è ancora tutto fermo. Per il G7 il consiglio dei ministri ha assegnato un budget di oltre 40 milioni di euro, di cui 14,7 per i lavori infrastrutturali. Soldi che ancora non sono stati spesi e forse non si spenderanno mai.

A meno di tre mesi dal fischio d’inizio, le ambizioni di restyling della città sono più che ridimensionate. E la Struttura di missione ad hoc creata a Palazzo Chigi servirà a poco. Il prefetto Riccardo Carpino è stato nominato commissario straordinario per l’evento, con delega alle infrastrutture, solo alla vigilia di Natale. Una nomina che si aspettava da mesi per far partire gli appalti. I primi cantieri si attendevano già a gennaio, ma di ruspe ancora non si vede l’ombra. Nei progetti iniziali si sarebbero dovuti ristrutturare il palazzo dei congressi e il teatro greco, rifare in parte l’autostrada Messina-Catania, costruire due eliporti e sistemare le strade che portano al centro della città. Ma nell’“oggetto” del protocollo di vigilanza collaborativa tra il commissario straordinario e l’Anac di Raffaele Cantone, firmato il 21 febbraio, si parla solo degli appalti «per l’affidamento dei lavori di rifacimento di tratti delle strade urbane di Taormina e dell’autostrada A18 che saranno aggiudicati dal commissario straordinario, in quanto già individuati come necessari per il buon esito della presidenza italiana del G7». Quindi, a parte sistemare le buche delle strade che si inerpicano su e giù per Taormina, sistemare i segnali stradali e rifare un tratto della Catania-Messina, non c’è altro.