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6 giugno in piazza per George Floyd, contro razzismo, oppressione, abusi in divisa Appello alla comunità accademica

Various Authors 04/06/2020
La mobilitazione contro il razzismo che sta attraversando gli Stati Uniti d’America, accesa dall’assassinio di George Floyd, è una lotta per la giustizia sociale che deve avere un supporto ed essere ampliata a tutto il mondo.

In piazza negli USA, sotto l’urlo #BlackLivesMatter, c’è la battaglia antirazzista delle donne e degli uomini neri, la battaglia della working class contro l’oppressione, la rabbia giusta di una comunità che sconta sulla propria pelle secoli di suprematismo bianco e le conseguenze di una società profondamente diseguale, come dimostrano non solo i dati sulla condizione economica, ma anche quelli più recenti sulle percentuali di morti per coronavirus. Le vittime nella comunità nera per mano della polizia continuano a crescere, insieme alle violente manifestazioni del suprematismo bianco incoraggiate dal presidente Trump. Intanto, anche la stampa è sotto attacco, come dimostra l’arresto in diretta di una troupe CCN che documentava le proteste e i reporter feriti dai proiettili di gomma sparati dalla polizia.

Donald Trump, dopo aver incoraggiato i militari a sparare sui manifestanti, ha dichiarato gli Antifascisti un’organizzazione terroristica; non possiamo restare fermi di fronte ad un attacco al valore universale comune tra le lotte sociali di tutti i paesi.
Dobbiamo unirci in un’unica battaglia a supporto delle lotte che sono iniziate negli USA, per pretendere giustizia contro le vittime del razzismo e degli abusi delle forze dell’ordine in tutto il mondo, contro i politici che in tutti i paesi stanno supportando le azioni di Trump
Proponiamo quindi di iniziare il percorso attivandoci con manifestazioni in tutte le città dei nostri paesi il 6 Giugno. Vogliamo lanciare la mobilitazione con un video da diffondere sui social network in cui dichiariamo il nostro appoggio alle rivolte negli Stati Uniti, e dichiariamo a Trump che se vuole arrestare gli antifascisti, dovrà venirci a prendere in tutto il mondo.
Unione degli Studenti, il sindacato studentesco
Link-Coordinamento Universitario
Rete della Conoscenza
ROMA – 7 giugno – piazza SS. Apostoli h 11
NAPOLI – Consolato USA (p.zza della Repubblica) h 15
VITTORIA – comune h 17
Academia against racism – appello alla comunità accademica
Come comunità accademica, come studenti, docenti, ricercatori, e personale dell’università, condanniamo fermamente le azioni di violenta repressione che stanno avvenendo negli Stati Uniti, a seguito della morte di George Floyd il 25 maggio scorso.
Crediamo che debba essere tutelata la libertà di manifestazione e di libera espressione delle proprie idee.
La tragica morte di George Floyd e le successive manifestazioni che stanno attraversando tutti gli Stati Uniti devono interrogare profondamente la società, e in particolare i luoghi del sapere e della cultura quali i nostri atenei, su quanto ancorasiamo lontani dall’eliminare le contraddizioni di una società in cui la brutalità a volte prende il sopravvento sulla giustizia, in cui esistono ancora degli abusi da parte delle forze dell’ordine, in cui il dissenso viene represso con la violenza.
Esprimiamo solidarietà a George Floyd, a chi manifesta per la sua morte chiedendo giustizia, e a chi facendolo è stato ferito o ucciso.
Il 6 giugno vogliamo attivarci insieme a chi manifesterà in tutta Italia, la comunità accademica sostiene le idee antifasciste che stanno spingendo tanti a mobilitarsi, contro le violenze della repressione e contro l’amministrazione Trump che non solo le permette, ma le fomenta.