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Ci sarà una sultana, a Yogyakarta?

Il Post 16 AGOSTO 2019
L’attuale sultano vorrebbe che a succedergli fosse sua figlia, una cosa che non si è mai vista negli ultimi 300 anni.

Il sultanato di Yogyakarta, nel sud dell’Indonesia, esiste dal 1755, e anche dopo l’indipendenza dell’Indonesia, ottenuta nel 1945 sconfiggendo gli olandesi, alla regione fu conferita una speciale autonomia. Durante il conflitto, infatti, l’allora sultano Hamengkubuwono IX si schierò dalla parte di chi voleva la secessione, contribuendo alla vittoria finale e ricevendo poi qualcosa in cambio.
Quando Hamengkubuwono IX morì, nel 1988, il sultanato passò a suo figlio, Hamengkubuwono X, che dieci anni dopo fu eletto governatore della regione (un ruolo che nel frattempo è diventato ereditario). Oggi Hamengkubuwono X ha 73 anni e da qualche tempo si sta pensando a chi gli succederà. Il sultano non ha figli maschi, ed è un problema per la successione, perché negli oltre 300 anni di storia del sultanato di Yogyakarta ci sono stati solo monarchi uomini. Hamengkubuwono X, che ha rotto con diverse tradizioni, vorrebbe che a succedergli fosse sua figlia, ma non tutti sono d’accordo, per vari motivi.
Molto di quel che succede a Yogyakarta si basa sulla cultura giavanese, cioè la cultura di Giava, la più popolosa isola indonesiana, abitata per la maggior parte da persone di fede musulmana. Come ha spiegato l’Economist, la cultura e le tradizioni del sultanato si basano su una commistione tra il simbolismo induista e la religione islamica. Per fare un esempio, ogni settimana il sultano di Yogyakarta guida la preghiera musulmana del venerdì, ma ogni anno celebra il suo «matrimonio con la mistica Regina del Mare del Sud». In entrambi i casi si tratta comunque di ruoli e riti che, per tradizione, possono essere ricoperti solo da un uomo.
Già nel 2015 Hamengkubuwono X – che tra l’altro ha abbandonato la poligamia e ha una sola moglie, a differenza del padre che aveva almeno quattro concubine – fece capire di voler passare il suo incarico a sua figlia: la principessa Mangkubumi, la maggiore delle sue cinque figlie. L’Economist ha scritto che «la prospettiva di avere una sultana preoccupa molti abitanti di Yogyakarta, in particolare i musulmani, che temono che siccome una donna non può guidare la preghiera del venerdì, la presenza di una sultana finirebbe con l’allontanare il sultanato dalla comunità musulmana. Tra chi critica la scelta di Hamengkubuwono X c’è chi parla di tradizioni che vanno rispettate e c’è chi vorrebbe che il potere si mantenga all’interno di un solo nucleo familiare.
In ogni caso, non si tratta di una scelta solo simbolica. L’eventuale sultana di Yogyakarta avrebbe importanza religiosa, ma anche pratica e politica, e tra le altre cose arriverebbe a possedere circa il 10 per cento della regione. Najib Azca, docente dell’Università Gadjah Mada di Yogyakarta, ha detto che finirebbe con l’avere «poteri che sono quasi assimilabili a quelli di un monarca assoluto».