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La “Nuova Palestina” di Trump è una farsa

9 maggio 2019, Nena News
Incerta la provenienza del documento pubblicato da media locali e descritto come l’”Accordo del secolo” che Washington dovrebbe presentare il mese prossimo. Ai palestinesi solo amministrazione civile e un po’ di miliardi di dollari, niente libertà e vera indipendenza.

Una ennesima presunta anticipazione dell’“Accordo del secolo”, il piano di Donald Trump per il Medio oriente, è stata pubblicata dall’agenzia palestinese Maan e dal quotidiano israeliano Israel HaYom. Il documento circola da alcuni giorni e la sua provenienza è sconosciuta.
Il testo verrebbe proposto a tre parti firmatarie: Israele, l’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) e il movimento islamico Hamas. Contrariamente a quanto fatto intendere in precedenza dall’Amministrazione Usa, prevederebbe la nascita di uno Stato palestinese chiamato “Nuova Palestina” su una (minima) parte della Cisgiordania e a Gaza. Questo Stato non avrebbe alcuna sovranità reale.
Gerusalemme. I palestinesi che vi abitano diventeranno cittadini della “Nuova Palestina” e godranno di una autonomia amministrativa e rimarrebbe tutta sotto il controllo di Israele così come la Valle del Giordano e gran parte della Cisgiordania.
Gli insediamenti coloniali ebraici in Cisgiordania, illegali per il diritto internazionale, verrebbero formalmente annessi a Israele.
Stando al presunto documento l’Egitto offrirebbe a Gaza un pezzo di territorio del Sinai per la costruzione di un aeroporto e di una zona industriale, nel quadro di un accordo da attuare nel giro di cinque anni. Per collegare Gaza alla Cisgiordania verrebbe realizzata un’autostrada sopraelevata a 30 metri d’altezza.
L’Olp e Hamas saranno puniti se si rifiuteranno di firmare l’accordo e il movimento islamico dovrà consegnare le sue armi.
Se a rifiutare l’accordo sarà Israele, gli Usa cesseranno ogni sostegno finanziario e militare allo Stato ebraico.
Infine a finanziare l’accordo sarebbero gli Stati Uniti, l’Ue e i paesi del Golfo con 30 miliardi di dollari complessivi (6 miliardi di dollari l’anno). Washington coprirebbe il 20 per cento dei costi dei progetti di sviluppo, l’Unione europea il 10 per cento e i paesi del Golfo il 70 per cento. Alla “Nuova Palestina” non verrebbe concessa la formazione di un esercito, ma solo di una forza di polizia.
A diversi analisti appare improbabile che questo testo corrisponda al piano Usa autentico che più parti prevedono persino più favorevole alle posizioni della destra al potere in Israele. Gli Usa, attraverso alcune dichiarazioni di Jared Kushner, inviato di Trump in Medio oriente e principale teorico dell’“Accordo del secolo”, escludono la nascita di uno Stato palestinese, anche senza sovranità. E’ probabile che il piano Usa non sia altro che un via libera dell’Amministrazione Trump all’annessione ufficiale a Israele della Cisgiordania palestinese (occupata militarmente nel 1967), annunciata dal premier israeliano Netanyahu un mese fa a conclusione della campagna elettorale, che lascerà ai palestinesi soltanto l’amministrazione civile dei loro centri abitati peraltro già in atto da 25 anni, in seguito firma degli Accordi di Oslo tra Israele e l’Olp.