“Quella violenza mi ha paralizzata per tanto tempo, impedendomi di sposarmi e concedermi totalmente a un uomo”
24/11/2018 |
Claudia Cardinale, ambasciatrice dell’Unesco, per promuovere la parità di genere, racconta al Messaggero la sua terribile esperienza quando aveva sedici anni.
“Quella violenza mi ha paralizzata per tanto tempo, impedendomi di sposarmi e concedermi totalmente a un uomo”. Claudia Cardinale in una lunga intervista al Messaggero racconta quel che accadde tanto tempo fa, oggi a 80 anni, sempre femminista e molto impegnata nel suo lavoro. Aveva sedici anni quando fu stuprata, ma tenne suo figlio.
“Il mio assalitore continuava a perseguitarmi – racconta – e avrebbe preteso che abortissi, ma io non ne volli sapere: per niente al mondo avrei rinunciato alla mia creatura. Quando comunicai la decisione ai miei genitori e a mia sorella Blanche, furono tutti incondizionatamente dalla mia parte”.
La grande attrice resta sconcertata davanti a quel che continua ad accadere: 3100 donne uccise in Italia dal 200 a oggi, più di 3 alla settimana, da gennaio ben 70 femminicidi. “”E’ assurdo che nel 2018 gli uomini continuino ad accanirsi contro le donne – dice Claudia Cardinale -. E la cosa peggiore è che la maggior parte dei femminicidi viene commessa da mariti, fidanzati, amanti, cioè le persone che dovrebbero amare e proteggere di più una donna”.
La Cardinale è ambasciatrice dell’Unesco e promuove nel mondo l’uguaglianza di genere, il diritto all’istruzione, il rispetto delle donne, che davanti ad una violenza “devono denunciare subito, senza esitazioni né paura”. E aggiunge:
“I maschi non potranno mai valere più di noi che diamo la vita. Non hanno ancora imparato ad accettare la nostra emancipazione, il diritto all’indipendenza che ci siamo conquistate grazie a tante battaglie. Quando decidi di lasciare un compagno, spesso scatta in lui una reazione incontrollabile che lo porta ad ucciderti per esercitare il suo possesso: non ti perdona perché vuoi smettere di appartenergli”.