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La squadra femminile di canottaggio di Cambridge e il sessismo nello sport

LetteraDonna,
05 giugno 2018

Loro in
un ostello, i maschi in un resort a cinque stelle. Qual è il motivo? Intanto
gli organizzatori non si sono scusati.

Quello
della squadra femminile di canottaggio di Cambridge potrebbe essere solamente
un caso e, invece, se guardiamo bene in giro per il mondo, nello sport c’è
molto sessismo.
Nel caso delle studentesse dell’università inglese, il problema è stato la
disparità di trattamento rispetto ai colleghi maschi durante una regata
internazionale a Spalato, in Croazia: loro in un villaggio turistico a cinque
stelle, le ragazze in un ostello della gioventù. E, per questo, hanno
protestato, rifiutandosi di partecipare alla gara
. «La gara
femminile viene presentata nello stesso modo di quella maschile.
Non
possiamo accettare di essere trattate diversamente», ha detto la presidente
dell’associazione Cambridge University Boat Club, Daphe Martschenko, al terzo
anno di un dottorato e parte dell’equipaggio. Il problema, ha aggiunto Ashton Brown,
presidente del Boat Club nel 2017, non è il lusso dell’albergo: «Vogliamo
semplicemente ciò che viene dato agli uomini. Se gli uomini vanno in campeggio,
allora tutti in campeggio, ma non esiste che loro siano ospitati in un resort a
cinque stelle e noi in un ostello».
Secondo
gli organizzatori, l’alloggio è sì un problema ma non altrettanto importante
come la sostenibilità della gara. «È chiaro che gli alloggi sono un problema ma
la regata non fa soldi e sopravvive perché i partecipanti contribuiscono a
renderla ogni anno un evento migliore. Voi avete rinunciato decidendo di
concentrare tutto sull’albergo», ha detto Luka Grubor, ex vogatore di Oxford
che nel 2000 ha vinto la medaglia d’oro alle olimpiadi di Sydney.
Quindi,
qual è il punto? E se ci fosse stato un caso simile a parti invertite? Ma
soprattutto, perché la squadra maschile non ha proposto di trovare una
situazione simile a quello delle colleghe?