Chi vende le armi che Israele usa per sparare ai civili palestinesi?
Michela
Iaccarino, LEFT, 6 giugno 2018
Corbyn denuncia il «vergognoso» silenzio dell’Occidente
Il nuovo
nemico di Corbyn il rosso è il “western silence”, il silenzio dell’Occidente.
Quello che riguarda gli ormai oltre cento morti della Grande Marcia del ritorno
di questo 2018 a Gaza.
“Shameful”.
Vergognoso. La voce del leader laburista da Londra arriva in tutte le capitale
europee, fino in Palestina. “Il silenzio, o peggio, il supporto di flagranti
azioni illegali, da parte di molti governi occidentali, compreso il nostro, è
vergognoso”, ha scritto sulla sua pagina ufficiale Facebook mentre martedì in
migliaia, alla piazza del Parlamento di Londra, manifestavano per il “diritto
al ritorno” del popolo palestinese.
A
sinistra la denuncia e la memoria, a destra un silenzioso oblio. Corbyn, con
appelli e dichiarazioni, non dimentica di ricordare la crudeltà del conflitto
palestinese ogni mese, mentre la May tace. “La decisione del governo britannico
di non supportare una commissione d’inchiesta indipendente alle Nazioni Unite a
Gaza, o la più recente risoluzione che condanna l’uso indiscriminato della
forza israeliana, è moralmente indifendibile”, ha continuato Corbyn, che ha già
denunciato più volte le posizioni assunte dai conservatori.
Razzan
Najjar, l’infermiera ventenne uccisa
da un cecchino israeliano lo scorso venerdì 2 giugno, è morta a poche centinaia
di metri dalla recinzione che separa la Striscia dal territorio israeliano. Il
giorno dopo in migliaia erano al suo funerale, ma la sua uccisione è solo
“l’ultimo tragico promemoria della brutalità indiscriminata, inflitta su ordine
del governo di Benjamin Netanyahu”, ha scritto Corbyn che da aprile sta facendo
pressione sul governo May affinché il Regno Unito sostenga le Nazioni Unite
nell’intenzione di realizzare un’indagine
internazionale sulla vendita di armi a Israele «in violazione delle
leggi internazionali» sul commercio delle armi.