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La madre nera

trad. di Francesca Tramontana
Dove posso io l’amore che mai cambia
trovare
Sorrisi che sian veri e sempre igual,
Non curandosi di come fa la feroce
tempesta a scoppiare,
Difendere il mio onorato nome gli sia
congenial?
Questo a casa solo con mia madre lo
posso trovar,
Che bada a me con paziente tenerezza;
Preferirebbe me, da ogni umano
dolore, salvar,
Bevendo i residui dell’amarezza.
Se nella vita mi capita di annaspare,
Alla cara Madre i pensieri avvicino,
Lei è la roccia che mai in pezzi può
andare,
 Il pianto del suo bambino, sia lontano o
vicino.
Questo bellissimo amore non si può
replicare;
Per l’uomo mortale è di Dio il
migliore dono;
Voi, che la Madre conoscete, questi
pensieri dovete comunicare,
Lei è l’Angelo del tuo Clan, tra
tutti il più buono.
Mia Madre è nera, di tutti la più
bella;
Lei è pura come un mattino appena
creato;
Il suo canto di gioia è una chiara
ritmica campanella
Per queste amorevoli braccia in cui
sono nato.
Oh dolce Madre, non ti dimenticherò
mai,
Ovunque mi capiterà di vagabondare;
La Fata Incantatrice sempre sarai

Che a
casa in miei più cari pensieri farà tornare.