India: i cauti rapporti con l’UE
1 Giugno 2017
Intervista a Giuseppe De Arcangelis, professore ordinario di Economia Politica presso il Dipartimento di Scienze Sociali a La Sapienza.
Molto si è sentito parlare della presunta ‘inutilità’ del G7 ma, in queste ore, lo scenario politico ed economico globale sta mutando anche a causa delle discussioni avviate a Taormina, molte delle quali hanno messo in evidenza le differenze insormontabili tra i diversi Paesi partecipanti, in primis l’ostilità Americana nei confronti delle Germania.
Pochi giorni fa Donald Trump ha definito la Germania ‘very bad’ e la Cancelliera Angela Merkel non ha fatto attendere la sua replica, annunciando «che noi europei dobbiamo riprendere il nostro destino nelle nostre mani». Parole abbastanza importanti che hanno fatto pensare ad un allontanamento dal Presidente statunitense, sempre più intenzionato a portare avanti una politica economica di stampo isolazionista. ‘America first’, come dice il motto di Trump. Per adesso non possiamo sapere se a lungo andare la politica estera americana subirà una sterzata; ma ciò che ad oggi appare lampante è che Merkel, contando sul sostegno della Francia di Emmanuel Macron, si sta muovendo per far accelerare i piani della Germania e dell’Europa.