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ISIS, terrorismo e Sud-Est Asiatico: ora è il momento dell’Indonesia

26 Maggio 2017

Mercoledì a Jakarta, in una stazione bus, due esplosioni hanno colpito uccidendo tre poliziotti e ferendo almeno una decina di persone

Bangkok – E venne il turno dell’Indonesia. Nonostante la lunga lotta contro il fondamentalismo, nonostante i corsi nelle scuole e gli approfondimenti in tv, nonostante ogni difesa attuata nel filtrare cittadini pronti ad andare a combattere nelle remote e guerresche terre di Iraq e Siria all’ombra dell’auto-proclamatosi Stato Islamico, l’Indonesia – il Paese islamico più popoloso al Mondo – è caduto nelle trame degli attentati. L’ultimo della serie, il più eclatante, mercoledì 24 Maggio, a Jakarta, in una stazione bus, quando due esplosioni hanno colpito uccidendo tre poliziotti e ferendo almeno una decina di persone in modo più o meno grave.

Non si tratta del primo attentato terroristico in Indonesia: il vasto Arcipelago asiatico, infatti, è stato oggetto di una serie abbastanza lunga di attacchi di ‘basso livello’ condotti da simpatizzanti dello Stato Islamico negli ultimi 17 mesi. L’unica differenza è che per l’attacco specifico di mercoledì scorso finora non è stata addotta alcuna motivazione particolare più o meno connessa con la complessa misticità islamica o rivendicazione specifica da parte di esponenti dello Stato Islamico.