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Arabia Saudita, decisore sempre più globale?

4 Maggio 2017

Il nuovo corso della politica estera dell’Arabia Saudita sui principali scenari mondiali: ne parliamo con Giuseppe Dentice, ricercatore ISPI



Da anni il Medio Oriente è stravolto da una tempesta che non sembra volersi arrestare.  Fin dalla sua scoperta, il petrolio è stata la principale fonte di ricchezza dell’Arabia Saudita, condizionandone anche la sua politica estera.  L’oro nero è stato l’ elemento che ha fatto emergere il Regno dal punto di vista internazionale,  rendendolo sempre più protagonista sulla scena mondiale.

Il ruolo che questo Paese ha avuto nel corso della seconda metà del secolo scorso è stato senza dubbio centrale, nel bene e nel male. Lo è stato nel corso della crisi petrolifera che dal 1973, ha fatto sì che tutto l’Occidente si arrestasse nella sua crescita economica. Lo è stato nel corso della Prima Guerra contro l’Iraq, quando ha appoggiato concretamente gli americani di George  Bush senior, ma lo è stato anche nei primi anni 2000, quando la minaccia si chiamava Al Qaida, organizzazione terroristica guidata da Osama Bin Laden, il quale aveva identificato il Regno come l’alleato dei ‘crociati infedeli’.