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Viaggio nell’Armenia lacerata tra Mosca e Bruxelles

17 Aprile 2017

Politica, business e informazione sono nelle mani di pochi oligarchi filorussi. Il Cremlino protegge i confini del Paese con i suoi soldati. Ma tra i giovani cresce la voglia di Europa. Il reportage di pagina99.

Strano Paese quello che va a dormire pronto a festeggiare l’ingresso nell’Unione europea e si sveglia alleato della Russia; che venera un monte fuori dal suo territorio; che vanta una storia millenaria ma si trova intrappolato nel passato più recente. Strano Paese l’Armenia, nel mezzo di un cambiamento politico che potrebbe consolidarla o farla sprofondare nei meccanismi autarchici che contraddistinguono molti dei suoi vicini caucasici. «Siamo seduti sulle ginocchia della Russia e le tiriamo la barba. Ci piace definirci europei ma abbiamo paura che le loro politiche sociali distruggano i nostri valori. Almeno siamo flessibili e non chiudiamo le porte a niente e nessuno», si schernisce Maria Titizian, armena della diaspora che vive fra il Canada e Yerevan, dove ha fondato il portale d’informazione indipendente EVNreport.

METAMORFOSI DI UNA REPUBBLICA. Due settimane fa in Armenia si sono tenute le elezioni parlamentari. È stato il primo test nel passaggio da repubblica semi-presidenziale a parlamentare pura. Il 6 aprile 2015 un referendum voluto e vinto dal Presidente in carica Serzh Sargsyan ha stabilito che dal 2018 il Parlamento e il primo ministro saranno più importanti del capo dello Stato. Le opposizioni accusano Sargsyan di aver messo mano alla Costituzione per mantenere il potere anche dopo la fine del suo mandato, nell’aprile del prossimo anno, ripresentandosi come primo ministro. I filo-governativi forniscono la spiegazione opposta: «Abbiamo cambiato per avere maggiore democrazia: il vice presidente del Consiglio spetterà alle opposizioni, le decisioni vitali avranno bisogno del voto di due terzi del Parlamento e le minoranze avranno i loro rappresentanti. Abbiamo cambiato per avvicinarci all’Europa», spiega la portavoce del Parlamento.