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Anni di piombo, una costante della storia italiana

9 Aprile 2017

Recrudescenza ideologica. Fanatismo totalizzante. Violenza. Non caratterizzano solo il decennio 70-80 ma anche il periodo tra il 19 e il 23 agli albori del fascismo. Nipoti e nonni, schiavi di una rivoluzione fallita due volte.  

Coosa furono gli Anni di piombo? Il periodo in cui, nel decennio dei ’70 successivo alla strage di piazza Fontana (1969), due generazioni si confrontarono in una guerra fratricida per regolare i conti rimasti in sospeso alla fine del Secondo conflitto mondiale. Che i protagonisti fossero la meglio o la peggio gioventù dipende, come sempre, dai punti di vista. Erano migliori di chi non si metteva in gioco, erano peggiori di chi non si prestava all’infame agguato nei confronti dell’avversario.

L’ETERNO RITORNO DELLA VIOLENZA. Ma, soprattutto, gli Anni di piombo non furono una parentesi inedita nella storia italiana: gli stessi schemi, le stesse modalità, la stessa recrudescenza ideologica e lo stesso totalizzante fanatismo lo ritroviamo nei primi decenni del Novecento, agli albori del fascismo, e in particolare nel periodo che va dal 1919 al 1923, fase che comprende anche il cosiddetto “biennio rosso” caratterizzato da imponenti agitazioni operaie.