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Poesia del giorno. Anna Andreevna Achmatova


Turbamento 

1.

La luce incandescente soffocava,
e i suoi sguardi parevano raggi.
Ebbi solo un sussulto:
quest’uomo può domarmi.
Si inchinò… dirà qualcosa…
Il sangue defluí dal viso.
Come pietra tombale,
si pose l’amore sulla mia vita.

2.

Non ami, non vuoi guardare? 
Ah, come sei bello, maledetto! 
Fin dall’infanzia ho avuto ali, 
ma ora non posso spiccare il volo. 
Una nebbia mi vela la vista, 
vi si confondono cose e volti, 
ed è soltanto un tulipano rosso, 
il tulipano che porti all’occhiello.

3.

Come vuole semplice cortesia, 
mi si fece vicino, mi sorrise, 
tra carezzevole e indolente, 
mi sfiorò con un bacio la mano, 
e mi guardarono le pupille 
di misteriose, antiche effigi… 
Dieci anni di palpiti e grida, 
tutte le mie notti insonni 
le riposi in una parola sommessa, 
pronunciata invano. 
Te ne andasti, e di nuovo 
l’anima è vuota e chiara.