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Voto Usa, per la Cia la Russia è intervenuta a favore di Trump

10 Dicembre 2016


Il Washington Post rivela il report segreto degli 007. Legami tra hacker russi e le email diffuse da Wikileaks. Lo staff del presidente respinge le accuse: «Sono gli stessi delle armi di Saddam».

Alla fine la conclusione della Cia è netta: secondo una valutazione riservata dell’agenzia di sicurezza americana rivelata dal Washington Post, Mosca è intervenuta nelle elezioni Usa per aiutare Donald Trump a vincere la presidenza. E non per minare la fiducia nel sistema elettorale americano.

DAI RUSSI LE EMAIL HACKERATE. Stando al quotidiano Usa che cita fonti informate sul dossier, gli 007 statunitensi hanno individuato attori legati al governo russo che hanno fornito a Wikileaks migliaia di email hackerate ai danni del partito democratico e di altre organizzazioni, compreso il presidente della campagna di Hillary Clinton John Podesta.

Le fonti del Wp descrivono gli individui legati al governo russo come attori noti alla comunità dell’intelligence e facenti parte di una più vasta operazione per spingere Trump e minare le possibilità della sua rivale Hillary Clinton. «È opinione della comunità di intelligence che l’obiettivo della Russia fosse favorire un candidato rispetto ad un altro, aiutare Trump ad essere eletto», ha confidato un alto dirigente Usa informato sulla presentazione dell’esito degli accertamenti fatta ad alcuni senatori americani.

TRUMP: «NON CREDO A INTERFERENZE». In un’intervista pubblicata su Time Donald Trump ha spiegato ancora una volta di non credere all’interferenza russa nelle elezioni Usa e di ritenere le conclusioni dell’intelligence politicamente motivate. «Questa è diventata una storia ridicola, non un argomento di conversazione. Ogni volta che faccio qualcosa, loro dicono ‘Oh, la Russia ha interferito’ », ha detto.

«SONO GLI STESSI DELLA GUERRA IN IRAQ». Anche il team di transizione di Trump ha respinto le accuse contenute rilanciate dal giornale della Capitale. Della Cia, è scritto in una nota del team del futuro presidente, «fanno parte le stesse persone che dicevano che Saddam Hussein aveva armi di distruzione di massa». «Le elezioni si sono concluse molto tempo fa», hanno aggiunto gli uomini di Trump, «è ora di guardare avanti e rifare grande l’America».