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Turchia, il governo stoppa la legge sulle spose bambine

23 Novembre 2016

Torna in commissione la proposta che di fatto depenalizzava il reato


Torna in commissione la tanto discussa proposta di legge del governo turco sulle spose bambine, tesa ad abolire la condanna dei responsabili di abusi sessuali nei confronti delle minorenni, i quali per riparare all’errore possono sposare le vittime. Una sorta di depenalizzazione del reato. Ad intervenire sulla vicenda direttamente il presidente Recep Tayyip Erdogan, che già nella giornata di lunedì aveva affermato che sarebbe stato «molto utile una risoluzione del problema» che tenesse conto «delle critiche e delle proposte provenienti da tutti i settori del governo e della società». Secondo il primo ministro Binali Yildirim, la proposta verrà rielaborata alla commissione Giustizia.
«Non vogliamo che la proposta sia riformulata, ma che venga completamente ritirata», il commento di Sunay Karamik, presidente dell’Associazione per sostenere le candidate politiche (Kader). Lo scorso luglio la Corte costituzionale aveva già lanciato un segnale, annullando un articolo del codice penale che puniva come ‘abuso sessuale’ qualunque atto sessuale che coinvolgesse un minore di 15 anni, stabilendo che fosse necessario considerare l’età della vittima e la sua consensualità per stabilire la pena. A criticare la proposta di legge non solo le donne dell’opposizione ma anche l’Associazione per la donna e la democrazia Kadem, la cui vicepresidente è Sumeyye Erdogan Bayraktar, figlia del presidente Erdoga, che aveva contestato la replica del ministro della Giustizia Bekir Bozdag, secondo cui la legge era intesa a proteggere le bambine e che si sarebbe applicata solo nei casi in cui l’atto è compiuto senza «uso di forza, minacce o altre restrizioni del consenso». Contraria anche Ayse Bohurler, tra le fondatrici dell’AKP: «Non è nè legale e nemmeno aderente ai principi dell’Islam. Nell’Islam l’abuso sessuale è peccato, è reato. Difendere il giusto dell’Islam è difendere il diritto delle bambine. Per questo motivo non riesco a comprendere le posizioni che sostengono la proposta in nome di una presunta sensibilità islamica».
E i dati sulle spose bambine fanno paura: secondo l’Istituto di statistiche turco (TUIK), nel 2015 le minorenni sposate a 16 e 17 anni erano oltre 31.330, senza contare le unioni religiose, che non vengono registrate. L’Associazione Kamer ha invece condotto uno studio in 23 città, i particolare nel sudest turco a maggioranza curda dove il fenomeno delle spose bambine è maggiormente diffuso. Ed è emerso che il 51% delle donne sono state date in moglie prima dei 18 anni, il 32,5% ha avuto un bambino tra i 10 e i 15 anni e il 28% tra i 16 e i 18 anni.