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Aleppo, raid governativi mettono fuori uso gli ospedali

19 Novembre 2016

Fuori uso tutti i centri di ricovero. Almeno 27 morti.

Decine di morti e ospedali fuori uso. Pesanti e ripetuti bombardamenti governativi siriani hanno colpito Aleppo Est il 19 novembre, rendendo inutilizzabili tutti gli ospedali da campo e le cliniche mobili della zona assediata dalle forze lealiste.
Lo ha annunciato l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) citata dalla Bbc. Secondo Medici senza frontiera si tratta della «peggiore campagna di bombardamenti degli ultimi anni» su Aleppo.
150 VITTIME IN 5 GIORNI. Stando alle stime dell’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), nei raid del 19 novembre sono morti almeno 27 civili e negli ultimi cinque giorni di bombardamenti governativi sono oltre 150 in tutto le persone uccise.
L’agenzia siriana Sana, controllata dal governo, ha parlato di due morti in tutto e di 11 feriti in bombardamenti di artiglieria degi insorti su Aleppo Ovest (controllata dal governo) e a Damasco. La Sana e i media governativi non hanno fatto menzione di raid aerei sui quartieri di Aleppo Est controllati dagli insorti.
Secondo la rappresentante dell’Oms in Siria, Elizabeth Hoff, le organizzazioni non governative che operano ad Aleppo dal confine turco «confermano oggi che tutti gli ospedali ad Aleppo Est sono fuori servizio».
MEDICI SENZA FRONTIERE. «DANNI ENORMI». Dal canto suo, Medici senza frontiere afferma in un comunicato che i danni agli ospedali colpiti nelle ultime 48 ore «sono enormi».
Diverse strutture «hanno dovuto interrompere le attività. L’ospedale pediatrico è stato attaccato per la seconda volta, tre piani sono distrutti e ora non è più in funzione», si legge nel comunicato.
L’organizzazione medica internazionale prosegue affermando che secondo alcuni dei medici che Msf sostiene nell’area «è la peggiore campagna di bombardamenti degli ultimi anni».
Con pochi medici rimasti e le forniture che non possono entrare, il sistema sanitario è in ginocchio e non sappiamo quanto potrà reggere ancora, prosegue il comunicato.