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Il misterioso meccanismo di Antikythera

01 luglio 2016

Il frammento principale della macchina di Anticitera. Museo archeologico nazionale di Atene

Decifrate quasi tutte le incisioni sui resti del
meccanismo di Antikythera, il più sorprendente – e ancora misterioso –
esempio di tecnologia del passato.

All’inizio del ‘900, vicino all’isola di Cerigotto
(Anticitera), tra il Peloponneso e Creta, fu localizzato il relitto di
un’antica nave romana. Negli anni vennero alla luce diversi reperti: tra
questi il più noto è un congegno meccanico noto oggi come macchina di Anticitera (o meccanismo di Antikythera).


Non fu facile, all’inizio, capire cosa fosse, anche perché le 82
parti in rame di cui è composto erano corrose e danneggiate. Con un
lungo e certosino lavoro di restaurto si lavorò a ricostruirne la
struttura, e a un certo punto fu evidente che si trattava di un
complesso congegno che permetteva di riprodurre il moto dei pianeti
attorno al Sole e la fasi lunari.

Il meccanismo è così complesso che si ipotizzò che fosse stato
costruito in tempi molto vicini a noi e che fosse casualmente finito sui
fondali vicino a Creta, in prossimità della nave romana. Tutte le
analisi, però, confermarono che l’oggetto era stato costruito attorno al
primo secolo avanti Cristo.

Una ricostruzione del meccanismo. | Museo archeologico nazionale di Atene


Micro ingegneria. 

Varie parti del
congegno sono fatte da ingranaggi minuscoli inseriti in spazi molto
ridotti: c’è per esempio un settore di soli 7 millimetri che contiene
ben 5 ingranaggi! Il meccanismo, tra l’altro, era costruito in base al
complesso ciclo metonico, dal nome dell’astronomo greco
Metone (V secolo avanti Cristo), un ciclo di 19 anni solari e 254 mesi
lunari sul quale erano calcolati alcuni calendari del passato.


Guida galattica per… 

Siamo abituati
a non farci quasi più sorprendere dalla scienza, ma questa macchina del
passato non ha davvero mai smesso di stupire. Nel 2008, Alexander
Jones, dell’Istituto per gli studi sul Mondo Antico di New York, riuscì a
tradurre alcune iscrizioni scoprendo che i nomi dei mesi incisi sullo
strumento erano quelli utilizzati nelle colonie corinzie, in particolare
a Siracusa, in Sicilia.

Uno dei reperti. Museo archeologico nazionale di Atene

Nel 2010 si è scoperto che la macchina calcola le eclissi, oltre alle
fasi lunari e il moto dei pianeti (i cinque noti a quel tempo). Di più:
dall’interpretazione di alcune incisioni sulla macchina stessa si è
capito che indicava esattamente le date delle Olimpiadi e dei giochi
panellenici associate.


Ancora più recentemente, lo stesso Jones ha pubblicato un nuovo lavoro su Almagest
in cui afferma di essere riuscito a leggere i circa 3.500 caratteri
presenti sulla macchina, in pratica tutto quello che si trova sui
frammenti recuperati. E sostiene che lo scritto somiglia a una guida filosofica del cielo: «Siamo riusciti a capire il modo
col quale venivano predette le eclissi nel 100 avanti Cristo – spiega –
e quali conoscenze avevano dei movimenti planetari: abbiamo fatto un
passo in avanti importante nella comprensione di ciò che era
l’astronomia greca di quel periodo».

I reperti che hanno permesso di ricostruire la macchina. Museo archeologico nazionale di Atene

Il cielo e la politica. 

Le dimensioni
del meccanismo di Anticitera, in origine, dovevano essere simili a
quelle di un contenitore per documenti da ufficio. Grazie a tutta una
serie di analisi realizzate con varie tecnologie oggi sappiamo bene come
funzionava la macchina e com’era azionata (tramite una manovella),
tant’è che ne sono state costruite diverse copie funzionanti (in base
all’interpretazione che ne è stata fatta). Eppure, come riassume bene
Jones, resta una domanda di fondo sulla complessità del meccanismo: a che cosa serviva?

La sensazione, sostiene il ricercatore, era che non servisse per
studi particolari, ma che avesse uno scopo educativo. 

Con esso, infatti,
si potevano mostrare le posizioni del Sole e della Luna per un
qualunque giorno dell’anno, con le conseguenti eclissi e i movimenti dei
pianeti noti: un elemento di non poca importanza perché condizionava le
decisioni politiche.


Un ulteriore passo in avanti nella comprensione della macchina lo si
potrebbe fare se si trovassero altre parti sul fondo del mare, ma le
numerose ricerche condotte fanno pensare che sia ormai stato trovato
tutto ciò che resta di questo incredibile calcolatore del passato.

FONTE: Focus