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«Un Modigliani trovato alla Rustica fra i rifiuti»: ma per gli esperti è falso



Una tela trovata dieci anni fa nella spazzatura alla Rustica, nell’estrema periferia est di Roma, potrebbe essere un Modigliani. Ne è convito l’anonimo appassionato d’arte che potrebbe ritrovarsi ora milionario. Il quadro, «Dede», una figura femminile a mezzo busto, era in pessime condizioni: con una macchia di umidità sulla tela e un buco, forse causato dal morso di un topo, sarà esposto dal 24 giugno a Palazzo Tordelli di Spoleto all’interno della mostra «Modigliani, les Femmes» per il «Festival dei Due Mondi», ma gli esperti sono divisi sulla sua autenticità.
Per i francesi è un falso
Un gruppo di studiosi francesi di Modigliani lo ha bocciato come falso, basandosi solo sulle foto del dipinto inviate loro dal legale rappresentante del proprietario Gennaro Arbia. In una lettera ad Arbia hanno spiegato che si rifiutavano di esaminarlo con questa motivazione: «Nessun elemento corrisponde alla fattura, alla trama pittorica, alla struttura cromatica, alla scelta del soggetto. Per queste ragioni non pensiamo che la tela possa essere analizzata». L’«Istituto Amedeo Modigliani» annuncia che lo presenterà la prossima settimana per porlo all’attenzione degli appassionati e degli storici dell’arte di tutto il mondo, sperando così di aprire un dibattito accademico. Alcuni elementi, come spiega lo storico dell’arte Alberto D’Atanasio, direttore artistico della mostra, insinuano il dubbio che l’opera sia autentica. «Un laboratorio di Milano ed uno di Spoleto hanno detto che il supporto, i pigmenti e gli strati sovrapposti sono di quello stesso periodo 1917-1918 – argomenta D’Atanasio -. La figura ci riporta alla sua estetica, c’è la sua firma. Non possiamo affermare che “Dede” sia stata dipinta da Modigliani, ma possiamo dire con certezza che non è un falso». Anche perché in quel periodo di copie di Modigliani non ce n’erano perché l’artista, morto a 35 anni di tubercolosi nel 192o, non era ancora celebre. Anzi, la sua fama è iniziata dopo la sua morte. E nel quadro non ci sarebbero tracce di bianco di titanio, un preparato che iniziò a essere usato solo nel 1924.
Una sua opera a 170 milioni di dollari
La scelta di tempo in verità è sospetta. A novembre un quadro di Modigliani è stato venduto all’asta a 170 milioni di dollari, secondo prezzo più alto di sempre per un quadro. Inoltre in tutto il mondo si stanno organizzando mostre per il centenario della morte dell’artista, nel 2020. In più l’istituto Amedeo Modigliani cerca di recuperare credibilità dopo lo scandalo in cui era finito nel 2012 quando l’allora presidente Christian Parisot fu arrestato perché aveva consapevolmente autenticato dei falsi. L’istituto non era coinvolto nello scandalo, ma la reputazione ne fu comunque colpita. E soprattutto l’opera «Odette» non ha origine, non ci sono cioè attestazioni di proprietari precedenti che ne permettano di ricostruire la storia. Un elemento che rende il quadro non vendibile in alcuna galleria d’arte seria.