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Un film di fantascienza scritto da un computer

15 giugno 2016.

Un’intelligenza
artificiale ha scritto la sceneggiatura per il cortometraggio
“Sunspiring”: i risultati sono interessanti, ma anche bizzarri
.
Dal 9 giugno è su YouTube Sunspiring,
un cortometraggio di fantascienza che dura nove minuti ed è finora
stato visto quasi 400mila volte. L’ha diretto lo statunitense Oscar
Sharp e l’attore principale è il canadese Thomas Middleditch, famoso per
la serie tv Silicon Valley. La particolarità di Sunspiring sta però nella sua sceneggiatura:
l’ha scritta Benjamin, un’intelligenza artificiale creata da Ross
Goodwin, un ricercatore informatico della New York University. 
Benjamin
(un nome che l’intelligenza artificiale si è scelta da sola) è
tecnicamente una “rete neurale ricorrente”: un computer che riesce a
imparare cose da solo e, in questo caso, ha scritto una
sceneggiatura dopo aver letto le sceneggiature di decine di film di fantascienza, tra cui: Interstellar, Il quinto elemento,
Endgame Ghostbusters – Acchiappafantasmi. 


Sunspiring è
stato presentato allo Sci-Fi London Festival – un festival
cinematografico dedicato alla fantascienza – all’interno della
sezione 48-Hour Film Challenge, in cui i partecipanti hanno 48 ore per
girare il loro cortometraggio. 

Il film è piuttosto sconnesso,
confusionario e surreale. Molti dialoghi non hanno un vero senso e la
sequenza degli eventi è raramente chiara e logica. Sharp ha detto al sito Ars Technica
che appena lui e gli attori si sono messi a leggere la sceneggiatura,
tutti hanno iniziato a ridere di gusto». 

Ha poi spiegato che c’è un
interessante elemento ricorrente: «gli attori [di Sunspiring ]
dicono spesso cose come “non lo so” e “non sono sicuro”, che sono
reminiscenze di molti film di fantascienza in cui i personaggi cercano
di capire il contesto in cui si trovano e il perché ci sono finiti in
mezzo».



Il sito The Next Web ha recensito Sunspiring scrivendo:
«È più o meno quello che ci si aspettava, considerando come se la sono
cavata altre intelligenze artificiali in altre attività creative». Il
riferimento è a Google, che fa studiare la sua intelligenza artificiale leggendo romanzi rosa e «ancora deve scrivere qualcosa che sia degno d’essere pubblicato».
Il Guardian ha scritto che Sunspiring «riesce
stranamente a intrattenere ed è una stranamente toccante storia di
amore e angoscia». La conclusione è però: «i robot forse stanno
arrivando, ma per ora gli sceneggiatori non hanno nulla da temere.




FONTE: Il post