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Sahara occidentale, è morto il Presidente dei Saharawi

03
Giugno, 2016
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Il
31 maggio, è morto Mohamed Abdelaziz, Segretario generale del Fronte
Polisario e il presidente in esilio della Repubblica Democratica
Araba dei Sahrawi (Rasd), il movimento che si batte per
l’indipendenza del Sahara Occidentale dal Marocco. 

L’annuncio è
stato dato dall’agenzia di stampa algerina Aps e poi confermato
dall’agenzia di stampa saharawi.



Nato nel 1947, faceva parte dalla
potente tribù di Reguibat. Nel 1972 Mohamed Abdelaziz partecipa alla
fondazione del Fronte Polisario, nato con il forte sostegno
dell’Algeria. L’obiettivo del movimento era difendere a tutti i
costi l’indipendenza dell’allora colonia spagnola sulla quale
aveva messo le sue mire il Marocco. Il regime di Franco è al
tramonto e si sa che, presto o tardi, la Spagna lascerà la
colonia. Ma su di essa (e sui suoi fosfati di cui è ricchissima), il
Marocco sta già pensando di estendere la propria sovranità. Cosa
che avviene non appena le truppe e i coloni di Madrid lasciano
il campo. 

Mohamed Abdelaziz, un nazionalista laico, deve però
aspettare quattro anni e la morte di El-Ouali Mustapha Sayed, prima
di essere eletto «Presidente» della Repubblica Saharawi. Carica
alla quale viene riconfermato per dodici volte fino al 2015.



Intanto il Sahara Occidentale diventa
parte integrante del territorio marocchino. Rabat risponde colpo su
colpo alle azioni di guerriglia del Polisario. E, proprio per
contrastarne le infiltrazioni dall’Algeria (Paese nel quale ha le
proprie basi), Rabat costruisce un muro lungo più di duemila
chilometri, protetto da ampi campi minati. 

La lotta sul campo tra
Polisario e Marocco (che è anche lotta tra il blocco occidentale e
quello orientale) termina con il cessate il fuoco firmato dalle
parti nel 1991. All’intesa dovrebbe seguire un referendum per
l’autodeterminazione del popolo saharawi. La consultazione non si
terrà mai. La missione dell’Onu non riesce infatti a imporre al
Marocco la consultazione.


La situazione entra in uno stallo
pericoloso. Le nuove generazioni di saharawi sono cresciute in
maggioranza nei campi allestiti in Algeria. Non conoscono il loro
Paese e, soprattutto, non seguono più le direttive del Fronte
Polisario, i cui capi hanno perso dinamismo e intraprendenza. 

Molti
ragazzi si fanno abbagliare dalle sirene del fondamentalismo
islamico. Alcuni movimenti radicali si stanno infatti facendo strada
tra la popolazione in esilio. 

È questa, oltre ovviamente
all’indipendenza, la sfida maggiore che dovrà affrontare la nuova
leadership del Polisario. E, in particolare il successore di Mohamed
Abdelaziz (che lui non ha indicato). L’interim dovrebbe essere
assicurata dal Presidente del Consiglio Nazionale, Khatri Addouh.

FONTE: Africa rivista